“Che Paese è questo, che uccide la gente, in cui i mass media mentono e che ci consuma?”: questo il pressante interrogativo scelto come motto della 21.ma edizione del “Grido degli esclusi”, in Brasile. In programma ogni anno il 7 settembre, in concomitanza con la Festa nazionale dell’indipendenza, il “Grido degli esclusi” è una manifestazione popolare che conta sull’appoggio della Pastorale sociale della Conferenza episcopale brasiliana, del Consiglio delle Chiese cristiane del Brasile e di movimenti ed organizzazioni impegnate per l’uguaglianza, la giustizia e la vita.
Attenzione alle periferie ed agli esclusi dalla società
“Siamo partiti dalla domanda ‘Che Paese è questo?’ – spiega padre Gianfranco Graziola, vicecoordinatore nazionale della Pastorale carceraria – e la risposta è arrivata, di giorno in giorno, dalle periferie in cui vivono le famiglie povere, dai giovani che patiscono l’esclusione da una società elitaria e selettiva, dalle vittime della droga, dai detenuti dimenticati in un sistema carcerario perverso, dagli operai a cui, poco a poco, vengono sottratti i diritti, dagli anziani che chiedono di poter vivere con dignità gli ultimi anni della loro vita”.
Allarme per manipolazioni sociali dei media
Riguardo, poi, alla questione dei mass media, padre Graziola auspica che il “Grido degli esclusi” possa richiamare l’attenzione sul potere che hanno i mezzi di comunicazione sociale nella manipolazione della società. “Questa iniziativa non può tacere”, continua padre Graziola, perché dà voce a “coloro che non vogliono lasciarsi inghiottire dalla disperazione, dai venti di morte e distruzione che, attraverso i mass media, vogliono rubarci la speranza”. Ciò che occorre, spiega il vicecoordinatore nazionale della Pastorale carceraria, è “difendere i diritti fondamentali, smentire i mass media richiamando lo Stato alle sue responsabilità politiche e intraprendendo un cammino verso un nuovo Paese, un nuovo Brasile”.
Iniziativa avviata nel 1995
Avviato nel 1995, il “Grido degli esclusi” lotta da anni per una maggior trasparenza dei mezzi di comunicazione sociale in Brasile, per sensibilizzare la popolazione sul problema della violenza sociale, sviluppare la partecipazione politica dei lavoratori e sostenere l’ampliamento dei diritti dei cittadini, in un’ottica di inclusione sociale.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana