I medici cattolici offrano “alle culture contemporanee, contrassegnate dal secolarismo e dal relativismo l’importante contributo del pensiero cristiano che apre alla dimensione etica e spirituale ed illumina con lo splendore della verità”. E’ quanto scrive Papa Francesco in un telegramma, a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, ai partecipanti all’assemblea dei medici cattolici del Nord Italia, in corso a Vercelli. Il Papa auspica inoltre “sempre nuovi traguardi nel servizio della persona e nel progresso della scienza medica in costante riferimento ai perenni valori umani e cristiani”.
Tra gli interventi all’incontro quelli di mons. Marco Arnolfo, arcivescovo di Vercelli, Marzio Grigolon, Giorgio Bellomo, Alfredo Anzani, del card. Dionigi Tettamanzi e del card. Edoardo Menichelli, assistente ecclesiale nazionale dell’Associazione. Nel corso della giornata, è in programma anche la mostra “L’arte testimone del miracolo della vita” dell’Accademia di Brera di Milano e le premiazioni dei lavori degli studenti vercellesi, sui temi del convegno.
“Riconoscere un’intera patologia da una goccia di sangue inviata in laboratorio è utopico – aggiungono – . Con l’espandersi della tecnologia la medicina rischia di perdere la componente umana e di non saper più distinguere i fattori essenziali della vita. La giusta chiave di lettura è coniugare scienza, coscienza, responsabilità e trasparenza con efficienza ed efficacia manageriale. Questa è la nuova sfida per l’organizzazione clinico-gestionale nel variegato mondo della salute”. Ad affermarlo, in una nota, sono il prof. Filippo Maria Boscia e il dr. Franco Balzaretti, presidente nazionale e vicepresidente nazionale per il nord Italia dell’Associazione Medici Cattolici Italiani.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana