Commento all’Instrumentum Laboris: Don Andrea Bozzolo sul Capitolo I della Parte II
Don Andrea Bozzolo, docente ordinario di Teologia Sistematica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano, commenta il Capitolo I della Parte II, dal titolo “Famiglia e pedagogia divina”.
La famiglia, afferma, non può essere compresa pienamente nella sua ricchezza e complessità se considerata come una realtà a sé stante e guardata in modo autoreferenziale. Il mistero profondo che racchiude può dischiudersi “soltanto tenendo lo sguardo fisso su Gesù” e vivendo i legami al suo interno alla luce del Mistero di Dio.
“Il patto coniugale tra l’uomo e la donna – dice – costituisce una metafora vivente dell’alleanza tra Dio e il suo popolo”. Il Dio biblico si compiace di descrivere e raccontare l’amore ardente che nutre per il suo popolo facendo più volte ricorso all’immagine dell’amore dello sposo per la sua sposa, e l’amore di Cristo per la sua Chiesa è quella forma suprema di agape da cui gli sposi possono costantemente attingere per donarsi reciprocamente e formare in piena verità una sola carne.
Per vivere e gustare la vocazione familiare, dunque, bisogna incastonarla nel mistero trinitario di Dio e leggerla alla luce del suo amore per l’uomo.
Don Bozzolo conclude il suo commento sottolineando come “nella rivelazione di Gesù, lo spazio dei legami del Padre e del Figlio e dello Spirito sono offerti all’uomo e alla donna come luogo entro cui stabilire la loro casa, fondata sulla roccia della Parola e cementata dalla potenza della grazia, così da fare della vita familiare una vera via alla santità.”
Redazione Papaboys (Fonte www.familiam.org)