In quel tempo, il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe. Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l’operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio». Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino. Io vi dico che in quel giorno Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città ». Luca 10,1-12.
Sempre in due.
Per essere me stessa, ho bisogno di te.
Per vivere la mia vita, ho bisogno della tua.
Per raggiungere la mia meta, ho bisogno di te come compagno di viaggio.
Prima io.
Ad andare.
Ad abitare.
A mangiare.
A lavorare.
A guarire.
A prendere.
A dare.
A vivere.
Ad amare.
Prima io.
E poi tu.
Perché i miei passi sono i tuoi passi.
Perché la mia vita è la tua vita.
Come agnello.
Povera.
Piccola.
Inerme.
In mezzo ai lupi.
L’unica mia arma è la pace.
L’unica mia forza è il mio lavoro.
L’unica mia parola, la tua.
Sei vicino.
Sei un regno.
Sei qui, dietro a me.
Dove passo io, arrivi tu.
Che mistero.
Che gioia.
Sono piccola come un agnello.
Ma dietro a me c’è Dio.
Di Don Mauro Leonardi