Ogni anno, nel mondo, sono 15 milioni le ‘spose bambine’ che, a causa di un matrimonio precoce, sono costrette ad abbandonare la scuola, ad avere rapporti sessuali per cui non sono pronte e con uomini più anziani di loro, rischiando così di contrarre malattie sessualmente trasmissibili e diventare baby-mamme.
In totale, oggi sono circa 720 milioni le donne che si sono sposate prima della maggiore età. Più di una su tre (circa 250 milioni) aveva meno di 15 anni il giorno del ‘sì’. A fotografare il fenomeno è il dossier “Indifesa” di Terre des Hommes, presentato oggi a Roma, alla vigilia della Giornata mondiale delle bambine che si celebra l’11 ottobre.
Sono soprattutto i Paesi dell’Africa sub-sahariana e dell’Asia meridionale quelli in cui è maggiormente diffuso il fenomeno delle spose bambine. Ed è il Niger a detenere questo triste primato: il 76% delle ragazze si è sposata prima dei 18 anni e il 28% prima di compiere 15 anni. Seguono la Repubblica Centroafricana e Chad (68%), Bangladesh (65%), Guinea (52%) e Mali (55%) .
Una buona notizia – si legge nel dossier – arriva dal Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani, che lo scorso luglio ha approvato all’unanimità una risoluzione storica che riconosce i matrimoni precoci come una violazione dei diritti umani “che impedisce ai singoli di vivere le proprie vite, liberi da ogni forma di violenza” . Il documento inoltre riconosce che i matrimoni precoci rappresentano “una barriera allo sviluppo sostenibile” dal momento che “perpetuano il ciclo della povertà” e richiama gli 85 Stati firmatari a uno sforzo collettivo per porre fine a questo fenomeno.
Da baby spose a baby mamme: si calcola che ogni anno – riporta il dossier di Terre des Hommes – circa un milione di bambine con meno di 15 anni diano alla luce un bambino, mentre sono circa 16 milioni le ragazze di età compresa tra i 15 e i 19 anni che diventano madri. Nel 95% dei casi si tratta di bambine e ragazze che vivono in Paesi a reddito medio-basso .
Le gravidanze precoci hanno gravi conseguenze sulla salute delle madri, talvolta con conseguenze tragiche: circa 70mila ragazze ogni anno muoiono per il parto e le complicanze legate alla gravidanza. Allo stesso modo, anche la salute dei nascituri è a rischio: più giovane è la madre, più alto è il rischio per i neonati. Un milione di bambini nati da madri adolescenti non arrivano a festeggiare il loro primo compleanno.
I dati mondiali sulle nuove infezioni da HIV mettono in luce una situazione particolarmente critica per le ragazze e le giovani donne. Ogni settimana, circa 7mila ragazze di età compresa tra i 15 e i 24 anni diventano
Redazione Papaboys (Fonte www.avvenire.it)