Gli aggressori volevano soldi in cambio dell’abitazione. Hanno minacciato di morte i residenti. Attivista cristiano: “Grave ingiustizia nei confronti della comunità cristiana. In Bangladesh siamo una minoranza debole e per questo i musulmani ci attaccano”.
Circa 100 musulmani hanno attaccato una famiglia cristiana residente a Dhaka e l’hanno costretta ad abbandonare la propria casa di tre stanze. Tapon Cruze racconta ad AsiaNews: “Volevano spararmi. Ci hanno detto che ci avrebbero uccisi se ci fossimo opposti all’espropriazione della nostra abitazione”, poco distante dalla chiesa cattolica del Santo Rosario nella capitale.
L’episodio è avvenuto il 15 ottobre e le vittime riferiscono di essere state aggredite senza alcuna motivazione legittima. I malviventi erano accompagnati dalla polizia, “che ha assistito all’esproprio e non ha fatto nulla per fermarlo. Abbiamo perso i nostri averi, i soldi, e siamo fuori di casa”.
L’uomo riferisce che un espropriatore di terre, il musulmano Azijulla, voleva strappargli l’abitazione con la forza. “Ci ha chiesto soldi in cambio della nostra proprietà. Ci stanno imbrogliano. Chiediamo aiuto alla comunità cristiana e ai media. Abbiamo incontrato il parroco della chiesa locale”.
Nirmal Rozario, segretario generale della Bangladesh Christian Association, dichiara: “Ho visitato il luogo occupato dai musulmani. Stanno commettendo una grave ingiustizia nei confronti della comunità cristiana. In Bangladesh i cristiani sono una minoranza debole e per questo i musulmani ci attaccano”.
Il Bangladesh ha una popolazione di 152 milioni di abitanti ed è a maggioranza musulmana (89,8%). Le comunità cristiana (0,2% della popolazione) e indù (9,1%) sono soggette a numerosi attacchi ed ad espropri di terreni. Esperti sottolineano che il motivo non è tanto religioso quanto economico.
Redazione Papaboys (Fonte www.asianews.it/Sumon Corraya)