In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché, quand’essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne. Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto. Se dunque non siete stati fedeli nella disonesta ricchezza, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra? Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire a Dio e a mammona». I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si beffavano di lui. Egli disse: «Voi vi ritenete giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che è esaltato fra gli uomini è cosa detestabile davanti a Dio». Luca 16,9-15.
Ma come si può parlare di amicizia se nasce da una ricchezza disonesta?
Come può rimanere l’amicizia quando è basata su una ricchezza disonesta e anche prosciugata?
Non può.
E invece può.
Si può.
L’amicizia è l’altro nome dell’amore.
E l’amore è così forte che nasce e rinasce pure dalle cose disoneste.
Poi queste finiscono. Cadono.
Ma l’amore rimane.
L’amore rimane sempre.
Non aspettare il grande amore.
Non aspettare l’amicizia perfetta.
Non aspettare la ricchezza senza macchia.
Prendi quello che c’è.
Vivi quello che hai.
L’amore è sempre tutto, anche quando è poco.
L’amore è sempre pulito, anche quando inizia sporco.
L’amore è sempre onesto, anche quando nasce disonesto.
L’amore è sempre fedele
L’amore non se ne va mai.
Rimane sempre. Per sempre.
Guarda a cosa sei attaccato.
Guarda a quello che pensi di te stesso.
E poi guarda Dio.
E guarda quello che Lui vede di te.
È lì, nel suo sguardo, che mi trovo, che trovo il mio cuore.
È lì, nel suo sguardo, che trovo la mia ricchezza.
È lì, che trovo chi sono.
Di Don Mauro Leonardi