“Non ho alcuna preoccupazione circa l’eventuale intenzione, che se esiste è diabolica, di dare l’idea di una divisione, di una distanza del Papa rispetto al resto della Chiesa, ai suoi collaboratori e ai corpi episcopali”. Ad affermarlo il card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, in merito allo scandalo di fuga di notizie in Vaticano. Il cardinale – riferisce l’agenzia Sir – è intervenuto a margine del convegno “Un nuovo umanesimo” organizzato dalla parrocchia dell’Ospedale pediatrico Gaslini di Genova.
“Il Papa non è assolutamente solo – ha spiegato il porporato – è circondato e sostenuto cordialmente, affettuosamente, lealmente da tutti i vescovi. Per questo non ho nessuna preoccupazione circa questa immagine di divisione che si vuole accreditare presso l’opinione pubblica per creare ulteriore disorientamento”.
Gli scandali creano confusione nel popolo di Dio
“È certamente una grande amarezza per il dolore che sicuramente ha recato e reca al Santo Padre e per il cattivo esempio, lo scandalo, posto che tutto quanto sia vero, documentato e documentabile”, ha aggiunto. Certamente, però, crea confusione e disorientamento nel popolo di Dio. E questo è motivo di dolore e amarezza che sicuramente – ha concluso – è nel cuore del Santo Padre e di tutti noi pastori”.
Il Papa non si scoraggia
In un’intervista al Corriere della sera il card. Bagnasco afferma che “Chi tradisce la fiducia del Santo Padre, deve essere riprovato e perseguito. La nostra vicinanza va alla gente buona, a coloro che hanno fiducia in una Chiesa che qualcuno vuole screditare in questo modo”. Alla domanda sulla denuncia di sprechi il presidente dei vescovi italiani sostiene che “Il Santo Padre ha avviato diversi processi di revisione e riforma, è chiaro che non si attuano nel giro di pochissimi giorni. Ci possono essere rigurgiti o situazioni pregresse. Siamo dentro ad un processo che Francesco sta portando avanti, e si può essere certi che continuerà a farlo con coraggio e determinazione. Il Papa sicuramente non si scoraggia”.
L’Obolo di San Pietro non è ‘un fondo nero’ ma è finalizzato alla carità del Papa
Riguardo al tentativo di screditare la Chiesa, il card. Bagnasco risponde che “Possono esserci dei cattivi esempi, certo, ma non si può fare una rappresentazione globale della Chiesa come se fossero tutti così. Questa enfasi – sottolinea il porporato – questo gettare ombre non va bene. Hanno cercato perfino di rappresentare l’obolo di San Pietro come un ‘fondo nero’ che viene disperso per fini non corretti anzichè per i poveri. Non è accettabile: è finalizzato alla carità del Papa e il Santo Padre sa bene dove destinare i fondi per le opere buone”.
Fonte: Radio Vaticana