“Cari fratelli e sorelle, so che molti di voi sono stati turbati dalle notizie circolate nei giorni scorsi a proposito di documenti riservati della Santa Sede che sono stati sottratti e pubblicati. Per questo vorrei dirvi anzitutto che rubare quei documenti è un reato. E’ un atto deplorevole che non aiuta”.
Io stesso avevo chiesto di fare quello studio, e quei documenti io e i miei collaboratori già li conoscevamo bene, che hanno cominciati a dare dei buoni frutti che già si vedono”
Rubare documenti è un reato, è un atto deplorevole che non aiuta #PapaFrancesco Documenti che noi già conoscevamo! pic.twitter.com/2k11O2pNbd
— Papaboys (@CiaoKarol) 8 Novembre 2015
.
Queste le parole con le quali Papa Francesco è intervenuto dopo la recita della preghiera dell’Angelus in Piazza San Pietro.
.
Ma voglio dirvi anche che questo triste fatto non mi distoglie certamente dal lavoro di riforma che stiamo portando avanti con i miei collaboratori e con il sostegno di tutti voi. Sì, con il sostegno di tutta la Chiesa, perché la Chiesa si rinnova con la preghiera e con la santità quotidiana di ogni battezzato.
Perciò vi ringrazio e vi chiedo di continuare a pregare per il Papa e per la Chiesa, senza lasciarvi turbare ma andando avanti con fiducia e speranza.”
Di grande rilievo per la vita della Chiesa, oggi e domani – commenta Luis Badilla a caldo sul Sismografo- le parole del Santo Padre oggi al termine dell’Angelus. Papa Francesco è stato chiaro, preciso e perentorio. A differenza di migliaia di gionalisti che hanno scritto in questi giorni sulla vicenda dei libri-inchiesta e sulle due persone arrestate, Francesco, ha parlato di“documenti rubati” (senza nascondersi dietro l’eufemismo “sotratti”) e poi ha sottolineato: si tratta di un “reato” oltre ad essere “un fatto deplorevole“.
Poi, il Papa, penso che per la prima volta nel suo pontificato, ha parlato di “riforma” della Chiesa, e ciò non è una cosa marginale o secondaria.
Questo fatto non mi distoglie dal lavoro di riforma che stiamo portando avanti con i miei collaboratori pic.twitter.com/oOqeliWXaO
— Papaboys (@CiaoKarol) 8 Novembre 2015
.
In concreto, il Papa ha sottolineato: “Ma voglio dirvi anche che questo triste fatto non mi distoglie certamente dal lavoro di riforma che stiamo portando avanti con i miei collaboratori e con il sostegno di tutti voi. Sì, con il sostegno di tutta la Chiesa, perché la Chiesa si rinnova con la preghiera e con la santità quotidiana di ogni battezzato. Perciò vi ringrazio e vi chiedo di continuare a pregare per il Papa e per la Chiesa, senza lasciarvi turbare ma andando avanti con fiducia e speranza.” (NdR – Molto significato il lungo applauso che ha accolto queste parole del Papa).
di Francesco Rossi per la Redazione Papaboys