Il sedicente Stato islamico (Is) ha liberato un gruppo formato da 10 cristiani assiri, rapiti nel febbraio scorso nella zona nord-est della Siria. Essi fanno parte di un gruppo di oltre 200 cristiani, trascinati via dai loro villaggi della regione di Khabur, provincia di Hassaké. Secondo quanto riferisce l’Assyrian Monitor for Human Rights, fra gli ostaggi rilasciati dai jihadisti vi sarebbero anche cinque donne.
La liberazione è giunta al termine di una “serie estenuante di trattative condotte dalla Chiesa assira orientale”. Tuttora nelle mani dei miliziani dell’Is – riferisce l’agenzia AsiaNews – vi sarebbero almeno 140/150 fedeli; con cadenza regolare, sebbene non frequente, i jihadisti rilasciano piccoli gruppi di persone, con tutta probabilità dietro pagamento di un riscatto. Lo scorso agosto erano state liberate 22 persone della stessa comunità.
I cristiani assiri sono circa 30mila, il 2,5% dei cristiani in Siria
La conferma della loro liberazione giunge in queste ore anche dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, gruppo con sede a Londra e una fitta rete di informatori sul terreno di battaglia. Secondo le stime aggiornate sarebbero oltre 250mila le vittime della guerra, milioni gli sfollati. I cristiani assiri sono circa 30mila, cioè il 2,5% dei cristiani in Siria (1,2 milioni). La maggior parte di loro viveva nella zona di Hassaké, sparsi in 35 villaggi; l’area è da tempo al centro di una lotta fra l’Is, le truppe regolari e altri gruppi estremisti islamici nemici di Bashar al-Assad e dell’Is. In febbraio la loro zona è stata occupata dall’Is, che ha preso in ostaggio (forse per usarli come scudi umani) centinaia di cristiani. Lo scorso maggio le forze kurde hanno sconfitto e cacciato l’Is da 14 villaggi cristiani.
L’incontro degli ostaggi con il padre Mourad
La comunità nelle mani dell’Is ha potuto incontrare nei mesi scorsi, durante la prigionia, padre Jacques Mourad, sacerdote della Chiesa siro-cattolica e priore del monastero di Mar Elian, anch’egli per mesi nelle mani dei miliziani. Nella testimonianza rilasciata ad AsiaNews, egli ha parlato anche dei momenti trascorsi con le decine di fedeli tuttora ostaggio dei jihadisti.
Redazione Papaboys (Fonte it.radiovaticana.va/R.P.)