In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori. E disse loro: «Seguitemi, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, che nella barca insieme con Zebedèo, loro padre, riassettavano le reti; e li chiamò. Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono. Matteo 4,18-22.
Cosa c’è nel tuo sguardo che vede di me anche cosa ho nelle mani oltre che nel cuore?
Cosa c’è nelle tue parole che mi fa sempre alzare la testa?
Cosa c’è nei tuoi passi che mi attira e mi fa mettere nelle tue orme, dietro a te?
Cosa c’è in te che è per me come padre, fratello, amico, amato?
Non lo so cosa è.
Ma so che sei tu.
E ti seguo.
Sei venuto a cercarmi.
Dove vivo.
Dove lavoro.
Hai guardato me e la mia vita.
E mi hai scelta.
Per fare con te quello che so già fare.
Per essere con te quella che sono.
Con te.
La mia vita è ora con te.
Perché c’è ,di quello che so fare, qualcosa che posso fare solo con te.
Perché c’è, di me, qualcosa che solo tu sai far essere.
Passi tu.
E io lascio.
Chiami tu.
E io rispondo.
Vai tu.
E io ti seguo.
Tu mi ami.
Io ti amo.
Di Don Mauro Leonardi