Un evento senza precedenti: la copertura mediatica dell’apertura della Porta Santa del Giubileo della Misericordia – il prossimo 8 dicembre in San Pietro – verrà effettuata in mondovisione live in tecnologia UltraHD. L’iniziativa che vede la collaborazione del Centro Televisivo Vaticano (Ctv) con Radio Vaticana e il contributo tecnologico di Sony, Eutelsat, Globecast e DBW Communication, è stata presentata stamani nella sede della Filmoteca Vaticana.
Su questo eccezionale avvenimento, Alessandro Gisotti della Radio Vaticana ha intervistato mons. Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione e direttore del Ctv:
R. – Come è avvenuto in questi ultimi anni, è il frutto di mettere attorno a un progetto un insieme di soggetti particolarmente significativi. In occasione dell’apertura della Porta Santa della Misericordia, produciamo il segnale in 4K Ultra-HD attraverso una distribuzione che avverrà con dei satelliti Eutelsat. Avremo quindi uno shooting unico ma con una molteplicità di formati e questo permetterà da un lato una fruizione molto massiva e insieme però anche la possibilità per chi ha un televisore 4K, in Italia, di vedere in 4K questa cerimonia di apertura dell’Anno Santo; penso però soprattutto ad alcune parti dell’Asia o del Nord America dove il 4K è una realtà di fatto già molto quotidiana. Devo dire, dunque, un insieme di realtà e forse anche una prima occasione in cui la Segreteria per la Comunicazione lavora insieme con il Centro Televisivo Vaticano e la Radio Vaticana.
La Radio, appunto, produrrà un segnale 5.1 audio, quindi di grande livello, e avremo quattro canali linguistici: questo è un altro elemento molto importante. Quindi, si va verso quello che il Santo Padre ci ha indicato, cioè una fusione dei due enti in quella che sarà, appunto, la Radio Televisione Vaticana.
D. – Una tecnologia così coinvolgente sembra quasi nata per Papa Francesco …
R. – Sì! Anche se lui è coinvolgente di natura. Diciamo che noi possiamo “addomesticare” la tecnologia mettendogliela a disposizione, ma la forza non è tanto della tecnologia quanto piuttosto di un uomo che fa di un annuncio, un annuncio che ha il peso della verità della sua storia.
D. – Mentre si esplorano queste frontiere della tecnologia, però, il Ctv, la Santa Sede tiene a non tagliare fuori chi questa tecnologia ancora non può averla a disposizione: anche in questo evento si vede, questo, no?
R. – Sì, si vede a due livelli. Da un lato, portando nel luoghi della sofferenza il massimo grado della tecnologia: penso, ad esempio, al fatto che saremo presenti – con dei punti di visione – nel Carcere di San Vittore a Milano, all’Ospedale Gemelli e stiamo cercando di mettere a fuoco la possibilità di portare questo anche in Terra Santa. Dall’altro lato, invece, è il fatto che produciamo con tutti i formati, quindi anche chi ha l’SD, cioè lo “standard definition”, ad esempio, può tranquillamente vedere questo evento.
Mettere la tecnologia più avanzata al servizio del Magistero di Papa Francesco per coinvolgere il pubblico di fedeli è dunque la sfida del Centro Televisivo Vaticano e più in generale dei media della Santa Sede. Il Ctv, inoltre, per l’apertura della Porta Santa e i successivi eventi giubilari ha anche attrezzato con apparati e infrastrutture Ultra HD 4K uno dei sui mezzi mobili.
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