1 – Ave, Maria, piena di grazia, tempio della Trinità, ornamento della suprema bontà e Misericordia. Per questa tua gioia noi ti preghiamo di meritare che Dio Trinità abiti sempre nel nostro cuore e ci accolga nella terra dei viventi.
2. Ave, Maria, Stella del mare. Come il fiore non perde la bellezza a causa del profumo che emana, così Tu non perdi il candore della verginità per la nascita del Creatore. O Madre Pia, per questa tua seconda gioia, sii nostra Maestra nell’accogliere Gesù nella nostra vita.
3. Ave, Maria, la stella che vedi fermarsi sul bambino Gesù ti invita a rallegrarti perché tutte le genti adorano il tuo Figlio. O Stella del mondo, fa’ che anche noi possiamo offrire a Gesù l’oro della purezza della nostra mente, la mirra della castità della nostra carne, l’incenso della preghiera e dell’adorazione continua.
4. Ave, Maria, una quarta gioia ti é concessa: la Risurrezione di Gesù il terzo giorno. Questo evento rafforza la fede, fa rinascere la speranza, concede la grazia. O Vergine, Madre del Risorto, effondi preghiere a tutte le ore affinché, grazie a questa gioia, al termine della nostra vita, siamo riuniti ai cori beati dei cittadini del cielo.
5. Ave, Maria, hai ricevuto una quinta gioia, quando hai visto il Figlio salire alla gloria. Attraverso questa gioia imploriamo di non sottometterci alle potenze del demonio, ma di salire al cielo, dove finalmente possiamo godere con te e con il Figlio tuo.
6. Ave, Maria, piena di grazia. La sesta gioia te la dona lo Spirito Santo Paraclito, quando discende dall’alto a Pentecoste sotto forma di lingue di fuoco. Per questa tua gioia noi speriamo che il Santo Spirito bruci, col suo fuoco di grazia, i peccati causati dalla nostra cattiva lingua.
7. Ave, Maria, piena di grazia, il Signore é con te. Alla settima gioia Cristo ti ha invitato quando ti ha chiamato da questo mondo al cielo, innalzandoti al di sopra di tutti i cori celesti. O Madre e Maestra, intercedi per noi affinché anche noi siamo innalzati al sommo delle virtù della fede, della speranza, della carità per poter un giorno essere uniti ai cori dei beati nella gioia eterna.
La devozione delle sette beatitudini di Maria, si pensa, che abbia avuto inizio nel XV secolo ad Assisi, allorquando si diffuse la notizia di un’apparizione della Madonna ad un novizio Francescano chiamato Giacomo delle Corone da Portaria. Costui sin da bambino, aveva l’abitudine di offrire alla Madonna una corona di rose. Quando decise di entrare nel convento francescano di Cesi, in provincia di Terni, non poté più continuare la sua abitudine e fu preso da tristezza interiore.
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Allora la Vergine gli sarebbe apparsa per consolarlo indicandogli un’altra offerta che avrebbe potuto donarle in cambio: pregare ogni giorno sette decine di Ave Maria intercalate dalla meditazione dei “sette misteri gaudiosi” che ella visse. Giacomo iniziò questa devozione e, mentre un giorno pregava, il Superiore dei Novizi lo avrebbe visto con un angelo che tesseva una corona di rose mano a mano che il novizio pregava, e dopo ogni decina di rose, vi univa un giglio dorato: finito di pregare, l’angelo avrebbe collocato la corona sulla testa del novizio.
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Il superiore gli chiese il significato di questa visione e, sentita la risposta, la raccontò a tutti i frati. In poco tempo molti altri Francescani cominciarono a pregare la corona e velocemente questa devozione si diffuse in tutta la famiglia francescana, fu ufficialmente riconosciuta nel 1422 col nome di Corona delle sette gioie.
di Redazione Papaboys Grafica di Costanza Cavallaro