Un gruppo di militanti armati ha preso d’assalto la Bacha Khan University a Charsadda nel nord-ovest del Pakistan, causando la morte, secondo quanto riferito dalle tv locali, di trenta persone. Nel campus sono state avvertite due esplosioni. Gli assalitori hanno aperto il fuoco su studenti e professori nelle aule o negli ostelli che li ospitano. La strage nel giorno in cui nell’ ateneo era in programma un recital di poesie dedicato al pacifista fondatore dell’università.
Alcuni canali televisivi, citando funzionari della polizia, hanno detto che un professore di chimica è stato ucciso (nel tentativo disperato di salvare i propri alunni impugnando una pistola) e altre 50 persone sono rimaste ferite. I quattro uomini armati sono stati uccisi dalle forze di sicurezza, ha detto Saeed Wazir, vice ispettore generale.
Gli assalitori sono saliti al secondo e terzo piano del campus. “Oltre il 70% degli studenti è stato evacuato dall’edificio, ma i militanti si sono nascosti in diverse parti dell’università e alcuni studenti e il personale sono rimasti bloccati dentro”, ha sottolineato Wazir. L’esercito pakistano è riuscito dopo qualche ora a porre fine all’attacco uccidendo anche gli ultimi aggressori rintanati all’interno del campus. I militari hanno poi controllato tutte le aule del campus, scoprendo i cadaveri.
Il primo ministro pachistano, in Svizzera per partecipare al Forum di Davos, ha condannato l’attacco sostenendo che “chi uccide studenti innocenti non ha fede né religione”. “Siamo determinati – ha concluso – a spazzare via la minaccia del terrorismo dal nostro Paese”.
I talebani pachistani hanno rivendicato l’assalto alla Bacha Khan University. Lo riportano i media locali secondo cui Umar Mansoor, comandante del principale gruppo di talebani pachistani che fa riferimento al Tehrek-e-Taliban Pakistan (TTP), ha rivendicato l’attacco condotto da quattro uomini armati.
Il portavoce ufficiale invece, Muhammad Khurasani via twitter ha precisato che “tutte le organizzazioni centrali del TTP e il massimo leader, Maulana Fazlullah, hanno sconfessato l’attacco e lo hanno condannato”. Il comandante Mansoor, è lo stesso che in passato fece proprio l’assalto alla scuola di Peshawar che nel dicembre 2014 causò 153 morti e che pianificò un attentato ad una moschea sciita di Peshawar il 13 febbraio scorso, con 19 morti.
Redazione Papaboys (Fonte www.avvenire.it)