La Costa d’Avorio vive il suo anno santo straordinario grazie a una iniziativa realizzata dalla parrocchia San Lorenzo a Yopougon-Kouté, nella periferia di Abidjan. Qui un migliaio di bambini hanno vissuto un’esperienza di evangelizzazione porta a porta, per annunciare il Vangelo ai loro coetanei nel villaggio.
E’ questa una degli eventi celebrativi del Giubileo voluto dalla parrocchia San Lorenzo, in coincidenza anche con i 25 anni di
presenza in terra ivoriana. La grande “uscita missionaria” è stata preparata nel corso della predicazione in alcune messe domenicali e in occasione degli incontri di catechismo. Gli scout hanno suddiviso il territorio della parrocchia in sette grandi settori e hanno aiutato i membri della Commissione della Pastorale dei bambini e i catechisti a condurre i sette gruppi dei piccoli evangelizzatori. Mentre i più grandi (9-12 anni) annunciavano il Vangelo, gli altri cantavano e pregavano per intercedere e sostenere l’azione evangelizzatrice.
Il vescovo della Diocesi, mons. Jean Salomon Lezoutié, presente alla cerimonia di invio, ha benedetto i bambini, dicendo: “Come
Dio ha scelto il piccolo Davide per essere il re del suo popolo, Dio stesso ha scelto anche voi bambini per essere i suoi
missionari”. Ogni annunciatore ha ricevuto la croce del Piccolo Missionario di Gesù, benedetta dal vescovo, e poi ha bussato alle porte di tutte le case del villaggio, cercando i propri coetanei. Le famiglie sono rimaste colpite non solo dal movimento che si è creato, ma soprattutto dal coraggio e dalla gioia contagiosa dei bambini, protagonisti di una missione così grande.
Tra i bimbi anche Jean, 11 anni, insieme ai suoi due fratellini più piccoli. Nello spirito della Chiesa in uscita, anche i piccoli cristiani hanno preso coraggio e hanno bussato casa per casa, incontrando i propri coetanei e annunciando la Gioia del Vangelo, in un clima di festa e grande entusiasmo. “La preparazione a questa grande ‘festa missionaria’ – sottolinea Cynthia, una delle animatrici – è avvenuta attraverso le messe domenicali e gli incontri di catechesi, con numerosi giovani impegnati nell’organizzazione e nel coordinamento dei bambini. Mentre i più grandi (dai 9 a 12 anni) annunciavano la Buona Nuova, i più piccoli hanno supportato l’azione evangelizzatrice coi canti e con la preghiera di intercessione.
Redazione Papaboys (Fonte Askanews – Serena Sartini)