L’hanno ribattezzato Hope come la speranza in cui credere sempre. Hope, bambino nigeriano di due anni, è stato abbandonato dalla sua famiglia perché ritenuto uno stregone. Quando Anja Ringgren Loven, volontaria danese dell’African Children’s Aid Education and Development Foundation, l’ha notato non ha potuto far altro che avvicinarsi con in mano una bottiglietta d’acqua per farlo bere.
Sul suo post su Facebook Anja ha scritto: “Questa serie di immagini mostrano il motivo per cui mi batto. Perché ho venduto tutto quello che possiedo. Perché mi sto muovendo su di un territorio inesplorato”.
La volontaria è la responsabile dell’African Children’s Aid Education and Development Foundation, fondata da lei stessa 3 anni fa, con l’obbiettivo di aiutare i bambini che subiscono inimmaginabili e inaudite violenze dopo essere stati etichettati come strega o stregone. I più piccoli sono trascurati o perfino uccisi dagli stessi membri della comunità.
Hope girovagava nudo per il villaggio e ha vissuto rovistando tra gli scarti gettati per strada dai passanti per 8 mesi sin quando ha incrociato Anja che l’ha preso in braccio, coperto e portato all’ospedale più vicino.
“Ore le sue condizioni sono stabili e continuano a migliorare, infatti, ha ripreso a mangiare e la cura sta avendo i risultati sperati. Oggi è un bambino forte e ci sorride. Non so proprio come descriverlo a parole. Questo è ciò che rende la vita così bella e preziosa, e quindi lascerò che le immagini parlino da sole”, ha detto.
Due giorni dopo aver chiesto aiuto per le spese mediche di Hope , ha ricevuto 1 milione di dollari in donazioni da tutto il mondo.
Redazione Papaboys (Fonte www.huffingtonpost.it)