E’ in corso in Libano, la visita del card. Luis Antonio Tagle, presidente di Caritas Internationalis per incontrare i rifugiati siriani e iracheni e i migranti che lavorano nel Paese dei Cedri. Oggi, il porporato filippino ha visitato un campo profughi nella Valle della Bekaa, dove i rifugiati in fuga dalla guerra in Siria sono assistiti dalla Caritas libanese.
R. – E’ molto chiaro che la sofferenza dei profughi ha una radice non solo economica, ma politica. Per me, la risposta molto urgente da parte della comunità internazionale è di cercare vie per risolvere i conflitti politici; serve uno sforzo, una campagna urgente per la pace perché la sofferenza dei popoli, dei profughi e dei rifugiati sia risolta!
D. – Lei ha potuto anche incontrare i tanti lavoratori migranti, con le loro famiglie, che si trovano in Libano. Anche loro nel cuore di Papa Francesco…
R. – Le famiglie dei lavoratori e dei rifugiati apprezzano molto la Chiesa, la Caritas e l’ispirazione data dal Pontefice Papa Francesco. Io anche voglio esprimere la gratitudine della Chiesa per tutti i volontari non solo della Caritas Libano, ma anche delle Caritas delle diverse nazioni che oggi danno una testimonianza di carità, che dà anche speranza ai poveri. Ho incontrato una famiglia proveniente dalla Siria, una famiglia musulmana. Il papà della famiglia gridava: “Viva la Caritas, viva la Caritas, viva la Chiesa!”. Mi ha colpito di cuore, molto, molto, non per orgoglio ma per la validità della testimonianza dell’amore verso gli altri.
Redazione Papaboys (Fonte it.radiovaticana.va/Alessandro Gisotti)