Al Colosseo ci sarà tutto il mondo per la Via Crucis. La Croce della via Crucis presieduta da Papa Francesco verrà portata da uomini e donne provenienti dal Centrafrica, dalla Siria, dalla Cina, dalla Russia, dal Paraguay, dalla Bosnia.
Questo l’elenco, fornito dall’Ufficio delle celebrazioni liturgiche pontificie:
1° stazione: a portare la croce sarà il cardinale vicario di Roma, Agostino Vallini;
2° stazione: una famiglia numerosa: Andrea Postiglione e Francesca Martucci con i loro quattro figli.
3° stazione: alcuni rappresentanti e volontari dell’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) tra cui il disabile Francesco Rocco Arena, laureato in scienze politiche a Buenos Aires, laurea in teologia gregoriana di Roma, critico d’arte che ha ottenuto l’onorificienza dai Cavalieri di Malta. Al suo fianco i volontari Unitalsi, Luciana Matani. Lavora presso una propria struttura come sarta e creatrice di moda. Con loro anche Salvatore Bonaccorso, volontario e socio Unitalsi dal 2012 che lavora come benzinaio.
4° stazione: la famiglia di Paolo Budaci con la moglie e le figlie, Chiara e Francesca.
5° stazione: due allieve, il direttore e un insegnante dell’Afgp (Associazione Formazione Giovanni Piamarta) di Remedello (Bs).
6° stazione: una donna cinese, Yialaan Chin, e una russa, Varvara Slivkina.
7° stazione: una donna paraguaiana, Nives Masala, e un uomo bosniaco, Radoslav Dodig.
8° stazione: la Croce è portata da una famiglia ecuadoregna, Josè Silva e Monica Jaramillo con il figlio Giuseppe Carlo.
9° stazione: una donna dall’Uganda, Prisca Ojok Aunma, e un uomo keniota, Nicodemus Orioki Nyaega.
10° stazione: il messicano Ruben Guillen Soto e da Letitia Yando della Repubblica centrafricana.
11° stazione: John Sentovich, statunitense, e la boliviana Susana Mamami
12° stazione: da due siriani assistiti dalla comunità di Sant’Egidio, Haddad Rana e Yousef Saghir.
13° stazione: da alcuni frati custodi di Terrasanta
14° e ultima stazione: i Giovani per le torce Giuseppe Bonfatti e Anna Fils, di Roma.
di Redazione Papaboys / Fonte: Ufficio Celebrazioni Sommo Pontefice