“Ritirato con la mia preghiera, sarò sempre con voi, e insieme andiamo avanti con il Signore”. Con queste parole, il 14 febbraio dell’anno scorso, Benedetto XVI si congedava dai parroci della sua diocesi di Roma, tre giorni dopo l’annuncio della rinuncia al ministero petrino. A un anno di distanza da quel gesto epocale, ne parla il segretario particolare del Papa emerito mons. Georg Gänswein, in una intervista rilasciata a radio Vaticana (alla fine dell’articolo troverete il link per leggerla per intero). Il Prefetto della casa Pontificia, assicura che l’11 febbraio di quest’anno (per Ratzinger), è stato un giorno come tutti gli altri: la mattina è iniziata con la Messa, poi il breviario, poi la prima colazione e poi si è continuata la giornata. Chiaro, in questo giorno si è parlato anche dell’11 febbraio del 2013, che è stata una giornata storica, indimenticabile per tutti quelli che l’hanno vissuta. Ci si è pensato, se ne è parlato, ma non ha cambiato nulla all’11 febbraio 2014… Subito dopo la rinuncia, la gente comune, ha sentito il desiderio di stare vicina a Benedetto XVI.
Tantissimi credenti e non, hanno lasciato sui social network, parole di ringraziamento. Il discorso pronunciato nel giorno della rinuncia, ha toccato il cuore dei vicini e dei lontani. Le affermazioni profonde, sentite, piene di affetto hanno suscitato un’ondata di emozioni difficilmente riproponibili nelle sterili righe di un articolo. E’ il miracolo della fede. Dio fà sentire la sua presenza in mezzo agli uomini, da coloro che sono toccati dalla sua grazia. Ecco una bella testimonianza in merito: “Santità, non so se lei leggerà mai questo post, ma in cuor mio sento di doverlo scrivere. Quando l’11 Febbraio scorso ho appreso delle sue dimissioni, mi sono messo a ridere, pensavo fosse la solita trovata giornalistica, alla quale sarebbe seguita una pronta smentita con tanto di scuse. Tutto ciò mi sembrava talmente assurdo che non potevo; non volevo crederci. Quando poi col passare del tempo ho capito che era tutto vero, sono stato assalito da tanta malinconia e da un profondo senso di solitudine, che in questi giorni, all’avvicinarsi del 28 Febbraio, si è ulteriormente accentuato. La mia mente va al maggio del 2005; non ricordo bene la data, lei era stato eletto da poche settimane ed io ero li, in piazza San Pietro per l’udienza generale, lei mi è passato vicino e l’emozione è stata fortissima. Da allora sono state tantissime le volte in cui sono andato a San Pietro, l’ultima proprio durante le ultime feste natalizie, ma mai in occasione di udienze. Più volte mi sono riproposto di andare per l’Angelus, ma per un motivo o per l’altro questo non è accaduto; e oggi alla malinconia di cui parlavo prima, si aggiunge il rimpianto per quell’occasione persa per sempre. Un altro momento bellissimo che ricordo con tanta gioia è stata la beatificazione di Giovanni Paolo. Nei giorni immediatamente precedenti ero a Roma, per la Pasqua, e sono andato anche a San Pietro dove erano in corso i preparativi; ero anche tentato di trattenermi per la cerimonia, ma data la grande folla prevista ho preferito seguirla in televisione e registrarla, e ora la custodisco nel mio PC. Santità in queste settimane ho sperato che lei cambiasse idea, ma ciò non è accaduto. Lei con il suo gesto ha dimostrato grande coraggio, facendo una scelta storica, radicale, e io per questo la ammiro; io che questo coraggio non l’ho mai avuto e per questo continuo a vivere una vita di solitudine, mediocre, che non mi appartiene. Santità, la mia speranza è che lei possa, anche da “pensionato” continuare ad essere un punto di riferimento par tutti noi, e anche per il nuovo Papa che certamente potrà contare sui suoi consigli e sulla sua grande esperienza. Chiudo facendole i miei più sentiti auguri par una lunga vita di salute piena di soddisfazioni. Santità grazie per quello che ci ha dato e spero continuerà a darci”. DonSa
Ecco il link dell’intervista: http://it.radiovaticana.va/news/2014/02/14/mons._g%C3%A4nswein:_benedetto_xvi_ha_vissuto_con_grande_serenit%C3%A0_l%E2%80%9911/it1-773063
ancora non mi rassegno,un incontro che ha stravolto la mia vita,mi ha dato gioia,cultura nell’ambito della fede,mi ha fatto abbracciare le croce con serenità,un percorso ricco di frutti,aspettavo tutti gli appuntamenti e non ne ho perso uno, li ho tutti registrati ma ancora non riesco a rivederli,riesco solo a leggere, come sempre, i suoi tanti libri e mi sembra quasi impossibile che tutto sia cambiato.Ringrazio Dio e lo prego che ricompensi questo gigante della fede a cui va il mio grazie e tutto il mio affetto,sempre nel io cuore Benedettissimo!!!