In questi giorni Papa Francesco ha superato le 420 omelie a Santa Marta. La prima, definita anche meditazione mattutina, la improvvisò il 22 marzo 2013. Si tratta di un vero e proprio record non riscontrabile in nessun Papa nella storia della Chiesa, almeno per quanto è possibile conoscere dalla documentazione storiografica.
I resoconti abbastanza completi sia della Radio Vaticana, che inoltre riporta frasi testuali con il supporto audio, e quelli dell’Osservatore Romano, che poi vengono inseriti nelle pagine del sito ufficiale della Santa Sede (vatican.va), offrono una ricca e articolata sintesi del magistero mattutino di Papa Francesco, il “parroco di Santa Marta”. E’ un magistero proposto e spiegato con parole e cadenze molto diverse di altre prediche più solennie codificate. Inoltre il programma “Diario di Papa Francesco” di Tv2000 dedica ogni giorno uno spazio di approfondimento alle riflessioni giornaliere del Papa. Infine un servizio bi-lingue, inglese spagnolo, è offerto dal portale “Rome Reports”.
Le riflessioni del Santo Padre sono diventate ormai un appuntamento fisso giornaliero e frequentemente diventano “temi mediatici” rilanciati in numerose lingue. Queste 420 omelie ci dicono che Francesco, nei suoi tre anni e 2 mesi di pontificato, ha proposto meditazioni mattutina per un anno e quasi due mesi e anche questo dato sembra particolare nell’attività quotidiana del Papa.
Da queste meditazioni – sempre improvvisate, concise e dirette; che spesso godono di grande risonanza sulla stampa – sono nati diversi libri e alcuni siti internet hanno creato un vero e proprio archivio, riccoe corposo. Vi sono anche alcuni libri che analizzano in profondità questo singolare magistero, tutto incentrato sul modo di essere di un vero e autentico cristiano. Papa Francesco, ogni giorno che celebra, prendendo spunto dalle letture del giorno, affonda i suoi insegnamenti nella vita quotidiana di ciascun cristiano che desidera essere coerente con la sua fede e non manca mai di indicare comportamenti specifici per vivere seguendo il Vangelo. Le meditazioni mattutine sono diventate inoltre molto popolari in grande misura per il linguaggio di Francesco che, spesso, si appella a metafore o espressioni molto dirette e semplici che rendono chiaramente l’idea di ciò che lui desidera comunicare.
Perché si pubblica solo un riassunto delle omelie?
Il portavoce della Santa Sede, p. Federico Lombardi lo scorso 29 maggio 2013 ha spiegato: “Il grandissimo interesse suscitato dalle brevi omelie del Papa nel corso delle Messe celebrate al mattino nella cappella della Casa Santa Marta fa sì che si sia posta e si continui a porre spesso, da diverse parti, la domanda sulla possibilità di accedere a tale celebrazione o a tale omelia in modo completo e non solo tramite le sintesi pubblicate ogni giorno da Radio Vaticana e Osservatore Romano. La domanda è comprensibile ed è stata più volte presa in considerazione e fatta oggetto di una riflessione approfondita, e merita una risposta chiara. Anzitutto, è necessario tener conto del carattere che il Santo Padre stesso attribuisce alla celebrazione mattutina della Messa a Santa Marta”.
Padre Lombardi proseguiva dicendo: “Si tratta di una Messa con la presenza di un gruppo non piccolo di fedeli (in genere oltre cinquanta persone), ma a cui il Papa intende conservare un carattere di familiarità. Per questo, nonostante le richieste pervenute, egli ha esplicitamente desiderato che non venga trasmessa in diretta video o audio. Quanto alle omelie, non sono pronunciate sulla base di un testo scritto, ma spontaneamente, in lingua italiana, lingua che il Papa possiede molto bene, ma non è la sua lingua materna. Una pubblicazione “integrale” comporterebbe quindi necessariamente una trascrizione e una ristesura del testo in vari punti, dato che la forma scritta è differente da quella orale, che in questo caso è la forma originaria scelta intenzionalmente dal Santo Padre. Insomma, occorrerebbe una revisione del Santo Padre stesso, ma il risultato sarebbe chiaramente “un’altra cosa”, che non è quella che il Santo Padre intende fare ogni mattina”.
Le meditazioni quotidiane e il magistero del Papa
Affrontando la questione importante del carattere di queste meditazioni dal punto di vista del magistero, padre Lombardi spiegò: “Dopo attenta riflessione si è quindi considerato che il modo migliore per rendere accessibile a un largo pubblico la ricchezza delle omelie del Papa senza alterarne la natura è quello di pubblicarne un’ampia sintesi, ricca anche di frasi originali virgolettate che riflettano il sapore genuino delle espressioni del Papa. E’ quanto s’impegna a fare l’Osservatore Romano ogni giorno, mentre la Radio Vaticana, in base alla sua natura caratteristica, offre una sintesi più breve, ma corredata anche da alcuni brani dell’audio originale registrato, e il Ctv offre una videoclip corrispondente a uno degli inserti audio pubblicati dalla Radio Vaticana. Bisogna insistere sul fatto che, nell’insieme dell’attività del Papa, va conservata con cura la differenza fra le diverse situazioni e celebrazioni, come pure il diverso livello di impegno dei suoi pronunciamenti. Così, in occasione delle celebrazioni o attività pubbliche del Papa, trasmesse in diretta televisiva e radiofonica, le omelie o i discorsi vengono trascritti e pubblicati integralmente. In occasione di celebrazioni più familiari e private occorre rispettare il carattere specifico della situazione, della spontaneità e della familiarità delle espressioni del Santo Padre. La soluzione prescelta rispetta quindi anzitutto la volontà del Papa e la natura della celebrazione mattutina, e allo stesso tempo permette a un largo pubblico di accedere ai messaggi principali che il Santo Padre offre ai fedeli anche in tale circostanza”.
Articolo di Luis Badilla – Francesco Gagliano per Il Sismografo