L’hanno trovata morta e parzialmente carbonizzata tra le sterpaglie di via della Magliana, a Roma. Erano le 5 del mattino e il corpo si trovava a 500 metri dalla sua auto ancora in fiamme. Dopo qualche ora le forze di polizia sono riusciti a dare una identità alla ragazza: si chiamava Sara Di Pietrantonio, 22 anni, studentessa di Economia.
I magistrati indagano per omicidio volontario con una ipotesi sul tavolo: il femminicidio. Femminicidio significa che tra i sospettati ci potrebbero essere uomini che hanno o hanno avuto un legame sentimentale con la Di Pietrantonio. La giovane poco prima di morire aveva sentito la madre e con voce tranquilla l’aveva rassicurata: “Sto tornando a casa”. La chiamata risale alle 3, la donna era preoccupata perché la figlia era ancora fuori casa e voleva capire dove si trovasse. Poco dopo qualcuno l’ha uccisa.
Il corpo della studentessa universitaria era riverso a terra, tra i cespugli, accanto a un muretto di un parcheggio di pertinenza di un ristorante. E’ stato scoperto quando alcuni passanti hanno segnalato un altro focolaio di incendio ai pompieri che stavano spegnendo le fiamme che avvolgevano l’auto Toyota intestata alla madre della ragazza. Sono in corso indagini per chiarire l’accaduto. Due giorni fa la ragazza aveva lasciato il fidanzato.
Secondo le zie della ragazza sarebbe stata la madre di Sara a trovare il corpo a circa 500 metri dalla sua auto in fiamme, insieme ai pompieri accorsi per spegnere le fiamme. La donna dopo la telefonata alla figlia era rimasta sveglia e, non vedendola tornare, dopo 20 minuti ha chiesto allo zio di Sara di accompagnarla a cercare la figlia. Prima è passata sotto casa dell’amica con la quale Sara diceva di essere uscita, poi tornando indietro hanno visto la vettura in fiamme. La donna si è avvicinata ad un altro focolaio: era il corpo della ragazza che bruciava.
“Quando Tina si è avvicinata – proseguono – ha visto la figlia a terra, con le braccia larghe e la camicetta sbottonata. Non abbiamo idea di cosa sia successo. Certo, è strano che una persona che scappa avvolta dalle fiamme si nasconda dietro un muretto per chiedere aiuto”.
Gli investigatori stanno cercando di ricostruire le sue ultime mosse. La polizia sta ascoltando amici e conoscenti della giovane per capire dove e con chi abbia trascorso la serata. Al momento non si esclude nessuna ipotesi. Al vaglio anche eventuali registrazioni di telecamere in zona che possono fornire elementi utili alle indagini. Sul posto stamattina si sono recati anche in genitori della ragazza. Gli accertamenti sono coordinati dal procuratore aggiunto Maria Monteleone.
Redazione Papaboys (Fonte www.huffingtonpost.it)