La dichiarazione di p. Federico Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana fuga i dubbi e i sospetti emersi da fedeli cinesi in questi giorni a proposito del “voltafaccia” di mons. Ma Daqin sull’Associazione patrottica. Papa Francesco segue con “particolare premura e sollecitudine” la “vicenda personale ed ecclesiale di Mons. Ma Daqin, così come quella di tutti i cattolici cinesi” e prega ogni giorno per loro; inoltre, “ogni speculazione in merito ad un presunto ruolo della Santa Sede” sulle ritrattazioni compiute dal vescovo di Shanghai nei giorni scorsi “è fuori di luogo”.
È quanto afferma il direttore della Sala Stampa vaticana, p. Federico Lombardi, in una dichiarazione diffusa oggi.
In un articolo pubblicato sul suo blog il 12 giugno scorso, mons. Taddeo Ma Daqin, agli arresti domiciliari da quattro anni per essersi dimesso dall’Associazione patriottica, ha ritrattato le sue posizioni, elogiando l’organizzazione di controllo della Chiesa e il suo “ruolo insostituibile nello sviluppo della Chiesa in Cina”. Nello sgomento provocato da questo “voltafaccia”, molti fedeli cinesi commiserano il vescovo e le sofferenze che deve subire e pensano che l’articolo non sia di suo pugno o sia stato scritto sotto pressione. Diversi sacerdoti e qualche vescovo si sono domandatise questo cambiamento non fosse suggerito dal Vaticano stesso per facilitare i dialoghi col governo cinese, interrogandosi se la Lettera di Benedetto XVI ai cattolici cinesi – che giudica l’AP “non compatibile con la dottrina cattolica” ha ancora un valore.
La dichiarazione di p. Lombardi viene a precisare la posizione vaticana in merito. Ecco il testo completo della dichiarazione:
“In risposta alle richieste di notizie di diversi giornalisti sono in condizione di dire quanto segue:
1) Quanto alle recenti dichiarazioni attribuite a Mons. Taddeo Ma Daqin, Vescovo Ausiliare di Shanghai, la Santa Sede ne è venuta a conoscenza tramite il suo blog e le agenzie di stampa. Al riguardo non si hanno attualmente informazioni dirette.
2) Ogni speculazione in merito ad un presunto ruolo della Santa Sede è fuori di luogo.
3) La vicenda personale ed ecclesiale di Mons. Ma Daqin, così come quella di tutti i cattolici cinesi, è seguita con particolare premura e sollecitudine dal Santo Padre, che li tiene presenti quotidianamente nella preghiera.”
Redazione Papaboys (Fonte www.asianews.it)