In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Andate, predicate che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date». Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture, né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l’operaio ha diritto al suo nutrimento. In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi». Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi. In verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città». Matteo 10,7-15.
Ci sono strade da percorrere insieme.
Parlando del cielo.
Ci sono incontri da fare.
Guarire, resuscitare, purificare, liberare.
E tutto è da fare gratis.
Usando come moneta solo l’amore che ho ricevuto.
Non avendo altro oro e argento che la tua vita.
Lavorerò con le mie mani che sono piene solo di te.
Camminerò con i miei piedi, scalzi.
Tu proteggerai i miei passi.
Andrò avanti senza bastone.
Sei tu il mio appoggio.
Avrò solo quello che ho indosso.
Tu coprirai le mie spalle.
Ogni incontro sarà salvezza e vita.
Ogni casa, ogni città sarà per me casa e città.
Dammi la tua pace.
Sarà per me più che oro e argento.
Sei tu la mia ricchezza.
Sei tu la mia casa.
La mia città.
A volte mi sento come polvere sui tuoi sandali.
Non scuotermi via.
Di Don Mauro Leonardi