Tra tre anni la Giornata mondiale della Gioventù si terrà a Panamà. Sono fonti vaticane a rivelarlo proprio a pochi giorni dalla partenza di Bergoglio per Cracovia dove dal 26 al 31 luglio avrà luogo la GMG 2016 e che come annunciato da Papa Francesco a Rio de Janeiro, avrà come motto: “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia” (Mt 5,7). Come da tradizione, sarà il Papa stesso ad annunciare la destinazione del meeting internazionale dei giovani del 2019 e lo farà nell’Angelus del 31 luglio nel Campus Misericordiae di Cracovia.
La scelta di Panama premia un Paese che ha molto sofferto e che alla fine di giugno ha inaugurato un’opera titanica: l’ampliamneto del Canale che favorirà gli scambi e lo sviluppo. Si tratta di un’opera da 5,25 miliardi di dollari. E la sua realizzazione rappresenta una vittoria per questa piccola nazione di quattro milioni di abitanti, che sfida la crisi del commercio mondiale e vuole fare dimenticare in fretta il recente scandalo dei «Panama Papers», ma anche per i miracoli dell’ingegneria «made in Italy». E’ italiano infatti il know how e le 16 mastodontiche paratoie scorrevoli, dal peso globale di 50.000 tonnellate, che chiudono i tre livelli di chiuse da entrambi i lati dell’istmo. L’espansione del passaggio esistente, con l’aggiunta di una terza corsia che d’ora in poi permetterà anche alle gigantesche navi Neo-Panamax, capaci di trasportare oltre 12mila container a bordo, di coprire gli 81 chilometri che separano i due Oceani, era stata affidata nel 2009 al Grupo Unidos por el Canal, Consorzio formato dall’italiana Salini-Impregilo (48%), dalla spagnola Sacyr (48%) e dalla belga Juan de Nul. L’offerta del gruppo Upc (3,1 miliardi di dollari) aveva a sorpresa battuto quella di Bechtel, gigante americano del settore.
Nel gennaio scorso il cardinale hondureño Andrés Rodríguez Maradiaga, che della scelta di Panama per la Gmg è uno dei principali fautori, nel corso di un’intervista esclusiva rilasciata all’emittente panamense TVN Noticias, aveva detto che Papa Francesco presto si sarebbe recato in visita a Panamà. Il presule, tuttavia, aveva anche precisato che ancora non erano ben chiari e definiti i dettagli della visita.
Papa Francesco dunque sarà il secondo Pontefice a far visita alle popolazioni dello Stato dell’America centrale, la cui maggioranza è di fede cattolica (circa il 70 %). E’ stato infatti san Giovanni Paolo II il primo Papa a recarsi in Panamà nel 1983, in occasione del 17° Viaggio Apostolico internazionale durato dal 2 al 10 marzo, in cui toccò tappe come: Lisbona (Portogallo), Costa Rica, Nicaragua, Honduras, Panamá, El Salvador, Guatemala, Belize, Haiti. Sembrerebbe, inoltre, che recandosi a Panamà, il Papa potrebbe visitare anche alcune delle tappe scelte da Wojtyla nell’83.
Storia delle GMG. L’incontro internazionale di spiritualità e cultura dei giovani cattolici, promosso da Wojtyla nel 1985, nacque con le parole del Papa polacco “non sono io il fondatore, i giovani le hanno create”. Era il 1983-1984, a 1950 anni dalla resurrezione di Gesù la Chiesa cattolica celebrava l’Anno Santo della Redenzione, e tra le altre iniziative giubilari san Giovanni Paolo II volle fissare un raduno giovanile per la domenica delle Palme. Il comitato organizzatore prevedeva 60mila partecipanti. Ne arrivarono 250mila. Si trattò di un successo dalla portata mondiale, senza precedenti, tanto che l’anno successivo l’Onu proclamò l’Anno internazionale della gioventù. Il Papa, desiderando manifestare l’attenzione della Chiesa verso le nuove generazioni, convocò nuovamente i giovani a Roma per la domenica delle Palme. Furono 300mila.
E così, alla fine del 1985, il Papa venuto da un Paese lontano annunciò l’istituzione della Giornata mondiale della gioventù da celebrarsi ogni anno nelle diocesi in occasione della domenica delle Palme. Perché proprio questo giorno? “Una tale risposta – spiegò il pontefice il 27 marzo 1988, III Gmg – è data da voi tutti, che da anni pellegrinate a Roma proprio per celebrare questo giorno […]. Con questo fatto non volete forse voi stessi significare che cercate Cristo nel centro del suo mistero? Lo cercate nella pienezza di quella verità che è lui stesso nella storia dell’uomo”.
Alla celebrazione diocesana fu aggiunto il grande incontro mondiale, che si sarebbe tenuto ogni due anni. Alla prima Gmg, celebrata nelle diocesi nel 1986, seguì pertanto la prima grande edizione internazionale, che si svolse nel 1987 a Buenos Aires, nella città che avrebbe dato alla Chiesa cattolica Papa Francesco. All’epoca capo del dicastero per l’Apostolato dei laici, al quale dall’inizio è demandata l’organizzazione delle Gmg, c’era il cardinale argentino Eduardo Pironio, del quale proprio sabato sabato prossimo si concluderà al Vicariato di Roma la fase diocesana del processo di beatificazione.
Storica fu la VI Gmg che nel 1991 si tenne a Czestochowa, in Polonia. Abbattuto il muro di Berlino, per la prima volta i giovani dell’Est e dell’Ovest Europa si incontrarono sotto la guida del Papa che aveva invitato i popoli ad aprire le porte. Nel 1995, a Manila, nelle Filippine, accadde quello che nessuno mai si sarebbe aspettato: nonostante gli scarsi mezzi economici, la X Gmg, organizzata nel Paese più cattolico del continente, si rivelò uno dei più grandi raduni dell’umanità. “Oggi siamo molto in ritardo. Ma questa giornata non dovrebbe finire. Dovrebbe continuare sempre”, disse il Papa in quell’occasione.
“Se vivi con i giovani, dovrai diventare anche tu giovane. Così ritorno ringiovanito”. Nel 2000 fu la volta di Roma che ospitò la XV Gmg, dove san Giovanni Paolo II, nonostante i segni della malattia fossero ormai sempre più pesanti, celebrò il Grande Giubileo con oltre due milioni di giovani che invitò a essere “sentinelle del mattino”. “Nel corso del secolo che muore – disse il Papa – giovani come voi venivano convocati in adunate oceaniche per imparare ad odiare, venivano mandati a combattere gli uni contro gli altri. I diversi messianismi secolarizzati, che hanno tentato di sostituire la speranza cristiana, si sono poi rivelati veri e propri inferni. Oggi siete qui convenuti per affermare che nel nuovo secolo voi non vi presterete ad essere strumenti di violenza e distruzione; difenderete la pace, pagando anche di persona se necessario”.
Nel 2005, poco dopo la morte di san Giovanni Paolo II, Benedetto XVI tornò nel suo Paese d’origine per presiedere la XX Gmg di Colonia, e con il Papa che seguiva la tradizione del suo predecessore il raduno mondiale dei giovani ha toccato per la prima volta anche l’Australia, nel 2008, per la XXIII Gmg che si tenne a Sidney.
Nel 2013 è stata la prima volta di Papa Francesco, il quale dopo pochi mesi dalla sua elezione ha affrontato il primo viaggio proprio per prendere parte al XXVIII meeting mondiale dei giovani ospitati nel suo continente, l’America Latina. Nella cornice storica di Rio de Janeiro, 3 milioni di ragazzi e ragazze accolsero il Papa che, salutandoli, disse: “Chiedo permesso per entrare e trascorrere questa settimana con voi. Io non ho né oro né argento, ma porto ciò che di più prezioso mi è stato dato: Gesù Cristo!”.
Redazione Papaboys (Fonte www.farodiroma.it/Alessandro Notarnicola)