In quel tempo, molti Giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle per il loro fratello. Marta, come seppe che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio, egli te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risusciterà». Gli rispose Marta: «So che risusciterà nell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno. Credi tu questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo». Giovanni 11,19-27.
Gelosia.
Il nome dell’amore sulla terra.
Ti voglio ospitare.
Ti voglio servire.
E lo faccio.
Ma non voglio che nessun’altra ti faccia altro.
Che vogliono?
Che vuole?
Perché sta lì?
Io dico: “Perché non mi aiuta?”
Ma la verità è che voglio che si levi da vicino a te.
Gelosia.
Perdona, non so amare se non cercando di averti.
Perché lodi lei e non Marta?
La parte migliore sei tu.
Tu da servire.
Tu da contemplare.
Tu da ascoltare.
Sono così gelosa di tutte, di tutto.
Perché lodi qualcun altro che non sono io?
Toglimi l’affanno.
Toglimi l’agitazione.
Sei a casa mia.
Sono la tua casa.
Sei la mia casa.
Perché lodi qualcun altro che non sono io?
Ho le mani piene per te.
Ho gli occhi pieni di te.
Solo di questo c’è bisogno.
Solo di questo ho bisogno.
Prendi le mie mani e fermami.
Di Don Mauro Leonardi