Il video è stato postato il 17 agosto, nella notte di Aleppo. Racconta di bombardamenti, di paura, di dolore. Così forse le immagini possono servire a smuovere la coscienza di chi può decidere: due bambini soccorsi dalle ambulanze, fortunatamente non feriti in modo grave ma sotto choc, ricoperti dalle macerie delle loro case del quartiere di Qaterji, finito nel mirino dei jet siriani e russi perché ancora in mano ai ribelli.
Sappiamo il nome di uno di loro, Omran Daqneesh, grazie al lavoro meticoloso del corrispondente del Telegraph, Ralf Sanchez: ha 5 anni, è salito terrorizzato con i piedi scalzi sull’ambulanza, senza piangere, e poi è stato medicato nell’ospedale M10 e dimesso qualche ora più tardi. Non sappiamo che fine hanno fatto i loro genitori, i loro fratelli, se erano vicini mentre le bombe cadevano sulle case. Sappiamo solo che quella stessa notte ad Aleppo sono stati soccorsi 15 bambini sotto i 15 anni.
*** Sono immagini drammatiche, e per questo ci scusiamo con i nostri lettori. Ma in questo caso ci sembrava giusto proporle al giudizio di tutti.
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Il video è stato girato da Aleppo Media Center, una organizzazione di attivisti antigovernativi con sede nella città martire siriana. Si dirà che la fonte è di parte, che la sofferenza di Omran e dell’altro bimbo è stata strumentalizzata in chiave politica, e precisamente anti-Assad. Ma il fatto che documenta, il bombardamento di civili innocenti, è vero. Indiscutibile, così come la sofferenza di una intera popolazione, qui rappresentata dai piedi scalzi e dagli occhi attoniti e senza lacrime di due bambini impolverati e feriti.
Fonte: Avvenire on line