Percosse, insulti e minacce di morte per un debito di 30mila euro. I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Palestrina hanno arrestato due italiani di 27 e 36 anni che da tempo picchiavano e vessavano un ex tossico dipendente di 48 anni e sua madre di 70 anni. All’origine del dramma un acquisto non pagato di cocaina per 5mila euro. Debito lievitato negli anni per via degli interessi usurari, raggiungendo i 30mila euro, cifra insostenibile per il 48enne, che si è quindi rivolto alla madre.
Nell’arco di un anno, l’anziana ha pagato agli aguzzini del figlio 15mila euro, indebitandosi con un istituto di credito. Ma non è bastato. La cifra sborsata dalla donna era a stento la metà di quanto dovuto agli usurai, già da tempo stanchi di aspettare. Ed è così che è iniziato l’inferno: negli ultimi mesi madre e figlio hanno subito continue pressioni e minacce di morte. Gli 800 euro di pensione della donna, indeboliti anche dalle rate del prestito, non bastavano più a tenere in piedi il piccolo nucleo familiare, ormai finito sul lastrico.
I due allora hanno trovato il coraggio di denunciare tutto ai carabinieri e trasferirsi nel frattempo da alcuni parenti.
Sono cominciate le indagini, ma l’incubo non finiva. Le minacce sono continuate: “Domani mattina fagli trovare i soldi. Finisce malissimo. Domani ti sventro. Chiama tua madre. Trovasse 3mila euro per domani mattina. Poi ci vediamo tra un mese e mezzo” diceva al telefono uno degli usurai intercettati.
Sabato poi l’epilogo: i carabinieri hanno arrestato i due aguzzini con l’accusa di usura, estorsione, lesioni personali e spaccio di sostanze stupefacenti.