“In queste ore drammatiche, sono vicino all’intera popolazione dell’Iraq, in particolare a quella della città di Mosul. I nostri animi sono scossi dagli efferati atti di violenza che da troppo tempo si stanno commettendo contro i cittadini innocenti, siano musulmani siano cristiani siano appartenenti ad altre etnie o religioni” lo ha detto Papa Francesco dopo la recita della preghiera mariana dell’Angelus
“Sono rimasto addolorato nel sentire le notizie sull’uccisione a sangue freddo di numerosi figli di quella amata terra, tra cui tanti bambini. Questa crudeltà ci fa piangere lasciandoci senza parola. Alla parola di solidarietà si accompagna l’assicurazione del mio ricordo nella preghiera, affinché l’Iraq, pur duramente colpito, sia forte e saldo nella speranza di poter andare verso un futuro di sicurezza, di riconciliazione e di pace. Per questo chiedo a tutti voi di unirvi alla mia preghiera in silenzio.”
LA SITUAZIONE IN IRAQ OGGI (aggiornamento di questa domenica)
Trincee riempite di petrolio, sostanze chimiche velenose, bambini e donne usati come scudi umani sui tetti della case per evitare i raid aerei. I seguaci del ‘califfo nero’ al-Baghdadi si preparano così alla battaglia finale per Mosul. Lo riferiscono dalla città fonti concordanti, secondo le quali il fuoco verrà appiccato al greggio nelle trincee, non appena le forze curdo-irachene si dovessero avvicinare alla linee difensive dell’Isis.
I jihadisti inoltre avrebbero disseminato la città di ordigni artigianali carichi di sostanze chimiche nocive che avrebbero effetti devastanti sia sugli avversari che sulla popolazione civile. Non è possibile verificare in maniera indipendente questo tipo di informazioni che trapelano da Mosul. L’assedio continua. I Peshmerga hanno lanciato una nuova offensiva su Bashiqa, una ventina di chilometri a nordest di Mosul. L’attacco delle forze curde è supportato dai raid della Coalizione. L’obiettivo è quello di liberare almeno due villaggi nella zona.
Al termine del momento di silenzio il Pontefice ha invitato tutti a pregare con la recita di un Ave Maria.
I saluti al termine dell’Angelus
saluto con affetto tutti voi, pellegrini provenienti dall’Italia e da vari Paesi, incominciando dai polacchi, che ricordano qui a Roma e nella loro Patria il 1050° anniversario della presenza del cristianesimo in Polonia. Accolgo con gioia i partecipanti al Giubileo delle Corali d’Italia, i podisti provenienti da Assisi in rappresentanza delle Pro Loco Italiane, e i giovani delle Confraternite delle Diocesi d’Italia.
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+++ Il video servizio a cura del Centro Televisivo Vaticano +++
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Le parole di Papa Francesco prima della recita dell’Angelus
Papa Francesco all’Angelus: oggi è tempo di missione e tempo di coraggio!
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di Francesco Rossi