Ancora una strage di bambini nel conflitto che sta devastando la Siria. Ieri sera, un raid aereo su una scuola a Idlib ha causato – secondo l’Unicef – la morte di almeno 22 bambini e sei insegnanti. In Iraq intanto continua l’assedio a Mosul da parte delle forze governative e dei curdi, ma i miliziani dell’Is mantengono le posizioni.
Ancora una scuola colpita, ancora bambini vittime innocenti della terribile guerra in Siria. Un raid aereo sulla città siriana di Idlib, a 50 km a Sud-Ovest di Aleppo, controllata dalle forze anti-Assad, ha colpito una scuola e ha causato la morte di almeno 22 bambini e sei insegnanti. A denunciarlo l’Unicef. “Questa – ha affermato il direttore dell’agenzia Onu, Anthony Lake – è una tragedia, un oltraggio e se si trattasse di un’azione deliberata anche un crimine di guerra”. Intanto, il segretario generale della Nato, Stoltenberg, ha criticato il dispiegamento della portaerei russa nel Mediterraneo orientale paventando un aumento degli attacchi a sostegno del regime di Assad. Sul fronte iracheno, l’attenzione è tutta concentrata su Mosul, ancora in mano ai miliziani dell’Is, ma che vede farsi sempre più stringente l’assedio da parte delle forze governative e dei curdi. Il governo di Baghdad ha annunciato di aver evacuato oltre mille persone da località vicine a Mosul, mentre fonti locali riportate dalla Cnn riferiscono dell’arrivo a Mosul di squadre di kamikaze pronti ad azioni suicide per fermare l’avanzata delle truppe irachene. Infine, sul fronte diplomatico, parlando con il presidente turco Erdogan, Barack Obama ha chiesto alla Turchia un maggiore sforzo militare a sostegno della coalizione impegnata a liberare il Nord Iraq dal sedicente Stato Islamico.
La tv di Stato di Damasco ha invece citato fonti militari secondo le quali nell’operazione a Hass sono stati uccisi diversi «terroristi».
Redazione Papaboys (Fonte La Stampa e Radio Vaticana)