E pensare che c’è qualche sostenitore del flop del Giubileo. Certo, se si confonde un evento spirituale con la vendita di santini e camere doppie con colazione, allora il ragionamento si può sostenere, ma il Giubileo è evento spirituale e non di commerci vari.
Circa 950 milioni di fedeli nel mondo hanno attraversato la Porta Santa, contando quanti hanno compiuto questo gesto non solo a Roma, ma anche nelle singole Diocesi o nei santuari del mondo. La stima è stata data da mons. Rino Fisichella, presidente del Pontifico Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, referente per l’organizzazione dell’Anno santo.
Nella conferenza stampa in occasione della conclusione del Giubileo Straordinario della Misericordia e per la presentazione della Lettera Apostolica di Francesco Misericordia et Misera, in Sala Stampa vaticana, mons. Fisichella ha anche fornito come dato sicuro la partecipazione al Giubileo a Roma di oltre 21 milioni di pellegrini.
Sottolineato anche che il desiderio del Papa è stato quello di “far compiere ai fedeli l’esperienza della misericordia per diventare strumenti di misericordia”.
OLTRE 21.000.000 DI PELLEGRINI A ROMA
“Se altri hanno pensato che il Giubileo fosse in prima istanza una fonte di guadagno, soprattutto in un momento di crisi come il presente, hanno equivocato il suo significato più profondo”. Lo ha detto monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, presentando oggi in Sala stampa vaticana la lettera apostolica “Misericordia et misera”, firmata dal Papa a conclusione dell’anno giubilare. “Hanno partecipato al Giubileo qui in Roma 21.292.926 pellegrini, provenienti da 156 Paesi di tutto il mondo”, ha reso noto il vescovo: “Il gruppo più numeroso è quello proveniente dall’Italia, a cui fa seguito il gruppo di lingua tedesca seguito dagli Usa, Polonia, Spagna… per raggiungere la Russia, la Cina, Giappone, Corea del Sud, Venezuela, Ciad, Ruanda, Angola, Isole Cook, Nepal”.
ROMA, UNA CITTA’ SICURA
“A tutti i pellegrini è stata offerta l’immagine di una città sicura”. È il bilancio del Giubileo in termini di sicurezza, fornito da monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, che ha presentato oggi la lettera apostolica del Papa “Misericordia et misera”, presso la Sala Stampa della Santa Sede. “Il Giubileo era iniziato sotto un attacco di violenza inaudita in Europa: la paura aveva fin dall’inizio scoraggiato molti a mettersi in cammino per raggiungere Roma”, ha ricordato il vescovo. “Con il passare delle settimane, invece, grazie a una fattiva opera di messa in sicurezza della città, i pellegrini hanno potuto vivere con tranquillità ed entusiasmo la loro esperienza giubilare”. Di qui il “grazie sincero” di Fisichella al ministro dell’Interno italiano, “che, in quanto responsabile della sicurezza del Paese, ha offerto un volto sereno e sicuro di Roma”. In questo senso, per il presidente del dicastero pontificio c’è stata “una collaborazione vincente tra l’Italia e la Santa Sede che attraverso la Segreteria tecnica, presieduta dal Prefetto di Roma, ha potuto garantire un corretto svolgimento di tutte le iniziative giubilari, soprattutto per i grandi eventi che hanno visto un notevole flusso di pellegrini”.
“Le normali difficoltà per una veduta diversa delle problematiche non sono mancate, ma la collaborazione fattiva ha permesso di giungere sempre a una soluzione condivisa per la sicurezza dei cittadini, dei pellegrini e dei turisti”, ha aggiunto Fisichella, ringraziando anche la Regione Lazio “per avere approntato un servizio di sanità e pronto soccorso all’altezza dell’evento non solo negli ospedali ma anche durante ogni evento giubilare”.
Per l’intervento completo di mons. Fisichella consultare il Bollettino della Sala Stampa vaticana.