L’ex presidente cubano, Fidel Castro, leader della rivoluzione comunista dell’isola è morto all’età di 90 anni. Lo ha annunciato il fratello Raul alla tv di stato cubana. Sentimenti di dolore per la scomparsa di Fidel Castro, avvenuta stanotte a Cuba. Li esprime Papa Francesco in un telegramma di cordoglio al fratello, il Presidente Raul Castro, ai familiari tutti e al popolo di quella che definisce “amata nazione”. Il Pontefice, nell’apprendere la “triste notizia”, prega per il riposo eterno dell’ex Presidente del Consiglio di Stato e del governo della Repubblica di Cuba e affida i cubani all’intercessione della patrona del Paese, Nostra Signora della Carità del Cobre.
“Oggi, 25 novembre, alle 10:29 della notte è morto il Comandante in Capo della Rivoluzione Cubana Fidel Castro Ruz”, scrive il sito web ufficiale Cubadebate. Il corpo, ha detto Raul, sarà cremato nelle prossime ore.
Il ministro Gentiloni su Twitter: “Si chiude una pagina grande e drammatica del Novecento. Vicini al popolo cubano che guarda al futuro”
Anticastristi Usa: “E’ la fine di un lungo, spaventoso capitolo
La sua storia. L’uomo che entra trionfalmente all’Avana l’8 gennaio del 1959 in piedi su una jeep è un giovanotto di 32 anni, alto 1.90, molto miope, con una lunga barba e una divisa militare verde oliva. Nato sotto il segno del Leone il 13 agosto del 1926, è laureato in legge. Si è già sposato e ha divorziato. Ha tre figli: Fidelito, nato dal matrimonio con Mirta Diaz Balart; Jorge Angel e Alina, frutto di due relazioni extraconiugali. E’ già stato in carcere per aver guidato, sei anni prima, un disastroso assalto di ribelli al cuartel Moncada, una caserma dell’esercito vicino a Santiago, la seconda città dell’isola. Arrestato e condannato a 15 anni, ne sconterà poco più di uno. E’ stato in esilio diciotto mesi, fra Messico e Stati Uniti. E il 2 dicembre del ’56, è tornato clandestinamente con un piccolo yacht, il “Granma”, e 88 compagni.
La maggior parte moriranno subito dopo lo sbarco ma, insieme a lui, una quindicina – dodici come gli apostoli secondo la leggenda – riusciranno a raggiungere le montagne, la Sierra Maestra, per dare inizio alla guerriglia vittoriosa. Quell’8 gennaio Fidel Castro è già il capo indiscusso di una rivoluzione che allora nessuno sa dove andrà ma che ha appena liberato Cuba, l’isola più grande dei Caraibi, da un dittatore, Fulgencio Batista, legato alla Mafia italo-americana e a Lucky Luciano, che nella notte di Capodanno del ’59 è volato via con 100 milioni di dollari e pochi fedelissimi per rifugiarsi nella Repubblica Dominicana.
Fonte: Ansa Web / Repubblica