Nel discendere dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, l’hanno trattato come hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro». Allora i discepoli compresero che egli parlava di Giovanni il Battista. Matteo 17,10-13.
Gli scribi dicono.
Gli scribi leggono.
Gli scribi interpretano.
Gli scribi fanno.
Sono anche io un po’ scriba
Capace di leggere, interpretare, dire, fare.
E poi sbagliare.
Sbagliare grosso.
Perché non riconosco che chi ho davanti è quello che aspettavo, di cui leggevo, dicevo, parlavo.
Perché per riconoscersi.
Non basta sapere, saper dire, saper fare.
Perché per riconoscersi.
Bisogna incontrarsi.
E rispettarsi.
E amarsi.
Senza farsi del male.
Senza soffrire.
Succederà così anche con te, amore mio.
Ti aspetterò e poi non ti riconoscerò.
Che dolore.
Di Don Mauro Leonardi