A soli 3 anni Damiao aveva promesso alla madre Sandra che le avrebbe insegnato a leggere e a scrivere. Dopo 8 anni la promessa è diventata realtà. Sandra Maria de Andrade, una netturbina di Natal, in Brasile, ha imparato per la prima volta a leggere e scrivere a 42 anni.
Suo figlio Damiao Sandriano, di 11 anni, le si avvicinò a soli 3 anni con un libro in mano e le disse: “Mamma, leggeresti questa storia con me? Ha anche delle foto!”, racconta Sandra in un’intervista pubblicata da Bbc. Prima di allora Sandra non era mai stata in grado di leggere e scrivere nemmeno il suo stesso nome.
In passato la donna aveva seguito dei corsi di alfabetizzazione per adulti, dove aveva potuto imparare le lettere dell’alfabeto. Vi aveva dovuto però rinunciare in seguito alle difficoltà riscontrate nello scrivere la vocale “e”. “È stata un’agonia”, confessa. Ma dopo alcune lezioni col figlio Damiao in casa, Sandra è finalmente riuscita a scrivere una “E”.
Damiao ha messo in pratica delle tecniche per agevolare la madre nell’apprendimento della scrittura: ad esempio immaginare la lettera “R” come una “B aperta”, oppure la lettera “h” come una sedia.
Imparare a saper scrivere il proprio nome ha segnato un prima e un dopo nella vita di Sandra, che ha potuto finalmente cambiare la propria carta d’identità. Prima di quel momento, infatti, Sandra doveva firmare i suoi documenti con l’impronta digitale del pollice.
“Mi sono detta: potrò finalmente ottenere una nuova carta d’identità per mostrare che adesso so scrivere il mio nome. Sono andata e mi hanno chiesto di mettere una firma su un foglio. Ora posso farlo, e non devo più vergognarmene”, ha riferito Sandra alla Bbc.
Sandra è solo una dei 760 milioni di adulti nel mondo che non sanno leggere e scrivere, secondo i dati Unesco sul livello globale di alfabetizzazione. In Brasile gli analfabeti sono in tutto 12,9 milioni, pari all’8,3 per cento di tutta la popolazione che supera i 15 anni di età.
Il difficile passato di Sandra:
Durante la sua vita, Sandra ha vissuto innumerevoli sofferenze. Figlia di una ragazza madre, Sandra è stata abbandonata all’età di 3 anni. Fu allevata per alcuni anni dalla nonna e fu in seguito presa in affido da una coppia che non le permise mai di frequentare una scuola.
Sandra ha lavorato per anni nella fattoria dei genitori adottivi, dove passava le giornata a polverizzare la manioca per produrne farina e a occuparsi delle pulizie di casa. Spesso chiedeva ai genitori di iscriversi a scuola, ma questi le rispondevano di tornare immediatamente al lavoro, racconta.
All’età di 12 anni, Sandra decise di scappare e di mettersi alla ricerca della madre che l’aveva abbandonata. Sandra venne rifiutata dalla madre biologica e minacciata dal suo nuovo compagno. Visse per circa un anno sul ciglio della strada. A 13 anni, un uomo molto più grande di lei le offrì una casa e da questi Sandra ebbe 3 figli.
Sandra ha subito violenze sessuali per anni da parte del marito. Nel 1996, Sandra decide di scappare con i 3 figli. La donna avrà altri 4 figli da un’altro uomo, con i quali vivrà in una favela nei pressi di Natal. Damiao è il più giovane dei 7 figli ed è stato proprio lui a prendere l’iniziativa di istruire la madre.
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“Dopo che io avrò imparato a leggere e a scrivere, lo insegnerò a te”, aveva promesso il bambino.
Da quando ha imparato, Sandra è riuscita a leggere col figlio circa 107 libri, quasi tutti recuperati dalla spazzatura che raccoglie quotidianamente per lavoro.
Damiao dice di essere fiero di lei, e che vuole che impari a scrivere il prima possibile “le emozioni che prova dentro, visto che lei ama parlare dell’amore e delle emozioni”.
Insieme hanno scritto un messaggio a caratteri cubitali sulla parete di casa, che recita: “Piccolo angolo di felicità, dove grazie a Dio non manca nulla”.
Fonte: www.tpi.it