Testimonianza di Susanna – Premetto che provengo da una famiglia in cui la sola credente era mia madre, ma sempre ostacolata nella fede da mio padre, col tempo sono arrivata a definirmi atea. In realtà credevo in Dio, ma rifiutavo i dogmi della Chiesa…. Mia madre morì il 12 luglio 2004. Ed eccoci al giorno fatale…il 12 luglio 2008….Quando ricevo una telefonata da un amico di mio figlio Alessandro….Ale è precipitato con il paracadute da un’altezza che stimano dai 35 ai 50 metri, è stato portato con l’elisoccorso all’ospedale Maggiore di Bologna, è gravissimo…sta morendo!
Partiamo subito, io e mio marito.
Brescia -Bologna in 50 minuti, ma quei 50 minuti…hanno segnato l’inizio della mia conversione! Non potevo fare altro che pregare! ” Padre nostro, Ave Maria, Padre nostro Ave Maria…..Maria Santissima, se lo salvi ti prometto che vado a Lourdes…”
Arriviamo a Bologna, ci riceve la dottoressa della rianimazione, stanno operando Alessandro alla testa, ma l’emorragia cerebrale è stata talmente massiccia che ci toglie subito ogni speranza! E io continuo a pregare….forse senza convinzione, forse perchè non posso fare altro, però continuo…Ale esce dalla sala operatoria con mezza calotta cranica, lo tengono in rianimazione, ma comunque non ci danno speranze. Per tre giorni e tre notti non ci siamo mossi da quel corridoio davanti al reparto di rianimazione, senza dormire e senza mangiare. Poi qualcuno mi dice che proprio al piano di sopra (12°) c’è la cappelletta dell’ospedale, quella che diventerà la mia casa per tutto l’anno a venire.
In particolare prediligevo il banco davanti al quadro della Madonna della vita.
La prima volta che mi sono inginocchiata in preghiera davanti a Lei, ho sentito….non so cosa potesse essere, non una voce, non un pensiero, ma ho sentito queste parole: “Le tue braccia non sono vuote!”
Credo che chiunque abbia dei figli capisca quello che significa! Dopo un mese Alessandro è stato dichiarato fuori pericolo, ma con la diagnosi (terribile) di “stato vegetativo” e i medici non mi davano speranza di risveglio! E io continuo a pregare.
Dopo 4 mesi riusciamo a farlo ricoverare (anche se con poche aspettative da parte dei medici) alla “Casa dei risvegli” sempre a Bologna. Io vivo li, accanto a mio figlio, giorno e notte, non lo lascio solo neppure per un attimo e dopo tre mesi sembra che dia degli impercettibili segni …era gennaio 2009 ! Un giorno di aprile 2009 mi sveglio una mattina con un pensiero fisso DEVO ANDARE A MEDJUGORJE! Mi do un po’ della scema, come faccio a lasciare Ale? E poi io ho promesso di andare a Lourdes…..poi non so niente di questo posto, l’ho sentito nominare non so quando e non so da chi…
Il Viaggio a Medjugorje
Eppure continuo a pensarci…Lo dico a mio marito e lui mi dice VAI! Boh ! Che ci vado a fare, ci sarà un santuario come gli altri! E poi io non ho mai viaggiato da sola, impensabile andare all’estero sola! Vado, incarico un’agenzia di viaggi telefonicamente, mi trova il volo fino a Dubrovik, l’auto a noleggio, la pensione e dopo 3 giorni sono sull’aereo..sola!. 8 maggio 2009. Arrivo a Medjugorje, mi piazzo davanti alla chiesa e prego, prego, prego…per tre giorni me ne sto li …perchè NON SAPEVO NIENTE di Medjugorje, Del Cristo risorto, della Collina delle apparizioni, del monte della Croce, non sapevo nemmeno che la Madonna appariva ancora e che esistevano dei veggenti! Niente!
Ma la Gospa pensa sempre a tutto! Così mi fa incontrare un signora anzianisssssima piccola, esile e gentilissima che nelle ultime ore dell’ultimo giorno del mio pellegrinaggio mi fa conoscere tutto ciò che c’è da sapere ! GRAZIE GOSPA! Da allora non riesco a stare lontana per più di tre mesi! E’ l’unico posto in cui voglio stare! Ho mantenuto la promessa, sono andata a Lourdes, ma a Medjugorje la Madonna è VIVA (come dice Anna Eccle) davvero!
Il risveglio dallo stato vegetativo
Sono passati 4 anni, Ale lentissimamente migliora, e io, attraverso Maria, sto andando a Gesù! Spero di non avervi annoiato troppo fratelli e sorelle!
Ma ci tengo a dirvi che sono passati otto anni e Ale adesso cammina
Capisce tutto, non parla, ma comunica con un alfabeto su una tavoletta.
Certamente è una grazia grande che il Signore ci ha dato e confido in Lui perché sono sicura che ci saranno altri progressi!
Testimonianza di Susanna Turillazzi mamma di Alessandro
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