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Bambina nasce con il cuore fuori dal petto, l’appello dei genitori al governo: “Aiutateci”

I genitori della piccola venuta al mondo con “ectopia cordis” chiedono al governo pakistano di permettere alla piccola di poter essere operata in Europa, dove l’intervento che può salvarle la vita è possibile“.


Una bambina è venuta al mondo in un ospedale pakistano con il cuore fuori dal petto.

Si tratta di un caso di “ectopia cordis”, una rara malformazione congenita caratterizzata da un’anomala posizione del cuore che sporge dal torace. Nel caso della piccola l’organo è perfettamente funzionante ma ha bisogno di un delicato intervento di chirurgia per essere rimesso all’interno e consentirle così di poter continuare a vivere.
La scorsa settimana Shaita ha dato alla luce Laraib in un ospedale di Multan. Una gioia spezzata dalla scoperta della malformazione. Nonostante la bambina non abbia complicazioni respiratorie, solo un intervento potrà salvarla. Una lunga e complicata operazione che, però, non può essere effettuata nel Paese: l’unica possibilità di sopravvivenza è legata a un viaggio in un ospedale europeo dove Laraib potrebbe essere operata. «Per adesso è stabile, ma siamo preoccupati per cosa potrà accaderle, visto che i medici ci hanno detto che in Pakistan non ci sono centri specializzati per questo intervento – ha detto Baloch – I medici ci hanno detto che, invece, in qualsiasi Paese europeo la nostra bimba potrebbe essere operata. Faccio un appello al Pakistan e al governo del Punjab affinché ci aiutino: solo loro ci potranno permettere di portare nostra figlia all’estero, consentendole una vita normale».

 





“Sembra stia bene ma siamo preoccupati per quello che può accadere, visto che i medici ci hanno detto che l’operazione di cui ha bisogno non può essere fatta in Pakistan”, ha detto Baloch, secondo quanto riportato dal Daily Mail. “I medici mi hanno spiegato che un trattamento simile è possibile in qualsiasi paese europeo. Mi appello quindi ai governi di Pakistan e Punjab, aiutatemi. Se i governi diranno di sì, mia figlia potrà essere operata in un paese straniero e avere una vita normale“.




Fonte:    today.it/Il messaggero.it

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