NAPOLI – Salvatore Giordano non ce l’ha fatta. Se ne è andato a soli quattordici anni. Una morte assurda: colpito dal crollo di calcinacci nel cuore della città, nella centralissima Galleria Umberto I di Napoli.
Il ragazzino era in coma per lo schiacciamento del torace e il grave trauma cranico subito. Prima di essere colpito, Salvatore, accortosi del cedimento, aveva spinto il gruppo di amici con il quale stava conversando a spostarsi. Un gesto che ha evitato altri ferimenti. Sono stati i parenti, disperati, a dare la notizia in ospedale. Un infarto avrebbe causato il decesso del giovane che però era arrivato in gravi condizioni al Loreto Mare il 5 luglio. Da diverse ore anche le sue attività cerebrali erano pressocché inesistenti.
In queste ore erano in corso i controlli medici di “osservazione” per verificare la morte cerebrale di Salvatore Giordano che era ricoverato in stato di “coma profondo ariflessico” nel reparto di rianimazione dell’Ospedale Loreto Mare, a Napoli.
La Procura chiede immagini ai media – Prosegue intanto l’indagine da parte della Procura di Napoli che ha chiesto ai carabinieri di acquisire presso le redazioni giornalistiche fotografie e filmati relativi al crollo di calcinacci avvenuto lo scorso 5 luglio dalla Galleria Umberto I. Una mail con la delega di indagine in allegato, firmata dai pm Lucio Giugliano e Stefania Di Dona, è stata inviata ai cronisti dal capitano Stefano Tosi, comandante della compagnia Napoli Centro. La richiesta di materiale video fotografico si riferisce alla facciata esterna della Galleria sul lato di via Toledo “anche in data precedente all’evento”. Obiettivo dei magistrati è comprendere in che stato si trovasse la facciata della Galleria prima e dopo il crollo e se necessitasse di manutenzione o di restauro.
Alla famiglia di questo ragazzo giunga un pensiero di cordoglio da parte di tutta l’Associazione dei Papaboys, ed invitiamo tutti i nostri lettori a dire una preghiera perchè Salvatore possa continuare a vivere tra le braccia di Gesù.