Il 24 luglio 1985, padre Ezechiele Ramin, missionário comboniano (MCCJ) originario di Padova (Italia), veniva assassinato a Cacoal, nello stato nordoccidentale di Rondonia, in Brasile.
Padre Ezechiele, giovane sacerdote di 32 anni, era arrrivato in Rondonia l’anno precedente e subito si era schierato dalla parte dei piú poveri, specialmente gli indigeni e i senza terra, la cui esistenza era gravemente minacciata dai grandi latifondisti senza scrupoli. In tale contesto di violenza, padre Ezechiele cade in un’imboscata e viene barbaramente ucciso mentre ritornava da una missione di pace: aveva incontrato alcuni agricoltori senza terra che avevano occupato parte della Fazenda Catuva, al confine con lo stato del Mato Grosso, e aveva chiesto loro di ritirarsi. Il suo assassinio ebbe forti ripercussioni a livello nazionale e internazionale.
Secondo le informazioni inviate all’Agenzia Fides da suor Chiara Dusi, missionaria comboniana, e da padre Rafael Vigolo, missionario comboniano, a distanza di trent’anni dall’accaduto “la memoria di padre Ezechiele é ancora molto viva, soprattutto tra le popolazioni indigene, gli agricoltori e le persone piú semplici. La sua figura ancora anima ed illumina la fede e l’impegno delle comunità cristiane e delle organizzazioni popolari.
Stiamo cominciando il processo di raccolta delle testimonianze e dei dati, affinché il Vescovo della diocesi di Ji-Paraná, Mons. Bruno Pedron, possa avere gli elementi sufficienti per chiedere l’avvio del processo di canonizzazione”.
Redazione Papaboys(Fonte Agenzia Fides/ SL)