Carmina da Conceiçao, una giovane di 17 anni residente a Lisbona era malata da una forma di tisi galoppante che da cinque mesi la costringeva a letto con forti dolori in tutto il corpo; gli specialisti che la curavano avevano perduto ogni speranza che potesse guarire.
Tuttavia in Carmina, dopo aver avuto i conforti religiosi dal suo parroco, si accende inaspettatamente la speranza nella Madonna di Fatima: solamente attraverso la Sua intercessione sarebbe potuta guarire, così chiede di essere condotta a Fatima. Sua madre esaudisce tale desiderio e il 2 Giugno del 1931 porta l’ammalata in una sedia-letto a Fatima. Anche durante il viaggio che dura dieci ore si ripetono le emottisi. Appena arriva a Fatima viene ricoverata all’ospedale dei malati e al giorno dopo ascolta la messa e riceve la benedizione. Non succede nulla e lei stessa, conversando con un sacerdote, si dichiara disposta ad accettare qualunque sia la volontà di Dio e della Vernine Maria. Subito dopo Carmina si sente inaspettatamente meglio; si alza in piedi e con stupore grida al miracolo, mentre molti accorrono esultanti per il prodigio.
II dottor Pereira, che poche ore prima aveva accertato lo stato gravissimo della malata, affermò: «È un vero miracolo; una inferma venuta qui in barella, ora ritorna camminando da sé». Fu steso il processo verbale dell’accaduto. Carmina ritornava in famiglia perfettamente guarita.
Redazione Papaboys (Fonte digilander.libero.it)