SICILIA – AGRIGENTO – Partirà da Favara, in provincia di Agrigento, l’iniziativa “Nous sommes”, la marcia interreligiosa che si terrà il prossimo 26 febbraio. Cristiani e musulmani prenderanno parte all’evento, tra i primi in Italia dopo gli attacchi terroristici a Parigi. A promuovere la marcia, la locale comunità dei frati francescani da anni impegnati nell’accoglienza di migranti. Federica Baioni della Radio Vaticana ha intervistato fra’ Giuseppe Maggiore, responsabile della comunità ‘La Tenda di Padre Abramo’:
R. – Alla luce di quello che è successo in Francia e che sta succedendo in Nigeria e in Niger e riflettendo proprio sul carisma francescano, mi sono accorto che sarebbe stato opportuno fare qualcosa. Quindi, ho scritto una lettera all’imam di Agrigento, Driss Soulib, per dialogare con lui e con gli altri musulmani, rifacendomi un po’ all’incontro di San Francesco d’Assisi con il sultano nel 1219. L’imam mi ha risposto. L’invito era: marciare insieme nella vita, dialogare, educare gli altri ragazzi cristiani e musulmani che arrivano dall’Africa – perché qui siamo alle porte del Mediterraneo – alla libertà di pensiero, di espressione, di parola, a convivere.
D. – Un’occasione, quindi, di dialogo tra i popoli, per costruire un cammino di libertà: è questo quello che si legge in uno stralcio del carteggio tra lei e l’imam della moschea di Agrigento. Una cosa importante è che questa iniziativa escluderà ogni tipo di fanatismo: è così?
R. – Ho colto la palla al balzo perché l’imam aveva scritto che si dissociava dai fatti che sono successi in Francia. Quindi ho preso carta e penna per scrivere, perché esclude ogni tipo di fanatismo, sia da una parte, sia dall’altra.
D. – Quindi è un cammino, è un dialogo tra voi e i fratelli musulmani. Ricordiamo la sua comunità, ‘la Tenda del Padre Abramo’, da dove partirà questa iniziativa. Possiamo lanciare una data per l’evento?
R. – Probabilmente sarà il 26 febbraio, in Quaresima. Sarà coinvolto mons. Francesco Montenegro, già nominato cardinale, e saranno coinvolti anche i responsabili del dialogo interreligioso dell’arcidiocesi di Agrigento, don Luca dei Frati Minori di Sicilia, Fra’ Antonio Iacono. Ci sarà la presenza del nostro ministro provinciale, padre Alberto Marangolo. Sarà una festa tra fratelli, che marceranno insieme per scoprire un Dio che ci ama senza perdere la propria identità. Questo è molto importante. Ci siamo incontrati, con l’imam, ed è stato davvero molto bello. Abbiamo dunque rivissuto un po’ l’esperienza di Francesco di Assisi con il sultano: davanti ad una tazza di tè, abbiamo parlato di preghiera, di silenzio e di pace. Fonte: Radio Vaticana