Il bilancio delle vittime è ancora provvisorio. Sono 38 i morti dovuti al crollo del ponte Morandi, avvenuto martedì mattina a Genova. Tra le vittime anche un bambino di 8 anni e due adolescenti di 12 e 13. Il governo ha proclamato il lutto nazionale.
I funerali di Stato delle vittime dovrebbero tenersi sabato mattina a Genova. Ma «ci potrebbero essere ancora 10-20 persone disperse», ha detto il procuratore capo Francesco Cozzi facendo il punto sulle indagini.
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Il numero degli sfollati secondo fonti del governo è intanto salito a 664 unità, per 331 nuclei familiari. Gruppi di residenti hanno chiesto di poter rientrare nelle abitazioni abbandonate per prendere medicine destinate soprattutto alle persone anziane e effetti personali ma per motivi di sicurezza nessuno potrà rientrare nel proprio appartamento, soprattutto se si trova sotto il moncone del ponte.
«Mio suocero – ha detto una donna – ha necessità di medicine che sono difficili da reperire soprattutto in questo periodo festivo. È anziano e con gravi problemi di salute e le sue medicine sono rimaste in casa». Sono proprio i vigili del fuoco che entrano nelle case a rischio crollo per prendere medicinali e materiali urgenti mentre nelle case non a rischio diretto di crollo accompagnano i cittadini a ritirare gi effetti personali. Gli sfollati sono costantemente seguiti sia dalla protezione civile che dai vigili del fuoco con un impegno straordinario.
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