Fu un sogno a portarmi a Medjugorje. Lo ricordo bene. Un sogno dai contorni non definiti, confusi, ma reali. Un sogno che fece nascere in me un desiderio profondo che, giorno per giorno, mi spronava a visitare quella Chiesa che avevo sognato. Sentivo che lì, in quel luogo, avrei avuto la svolta della mia vita. Una vita oramai ridotta a sopravvivere. Non conoscevo più la felicità da tanto tempo, da quando una forte depressione mi aveva inghiottito.
Ho sempre pensato alle cose materiali, sempre. Le cose spirituali per me erano lontane, inutili. Nella vita, mi dicevo, bisogna fare, conquistare, avere. Poi, all’improvviso, le tenebre scesero nel mio cuore. I farmaci divennero gli amici della mia vita. Niente mi interessava più, neppure mia moglie con cui sono sposato da dieci anni, neppure mia figlia di 9 anni. Niente, buio totale.
Non dormivo più se non con i farmaci e in poco tempo ebbi due crisi epilettiche da depressione con ricovero ospedaliero.Finalmente il giorno tanto atteso arrivò: 1 novembre 2013. Quando misi piede sul pullman che mi avrebbe portato a Medjugorje mi sembrava davvero un sogno, ma questa volta era la realtà. Durante il viaggio sentivo che sarebbe accaduto qualcosa di speciale, sentivo di dover aprire il mio cuore, di dovermi affidare alla Madre, di farmi guidare da Lei.
E quella sera appena arrivati ho fatto una pazzia a cui si sono aggregati altri pellegrini. Siamo andati subito alla Croce blu a trascorrere la notte aspettando l’apparizione di Mirjana.
Durante l’apparizione sentii come una fiamma nel mio cuore, una gioia e un amore incontenibili pervasero tutto il mio essere. Mai, nella mia vita, avevo sentito un amore così grande, indescrivibile. Mille emozioni mi pervasero, sensazioni inspiegabili erano nel mio cuore e lacrime di gioia uscivano a fiotti.
Con questa gioia nel cuore, io e i miei compagni, ci incamminammo verso la Chiesa di San Giacomo dove. un’altra gradita sorpresa mi stava aspettando.
Ecco il fatto… Durante la celebrazione Eucaristica un ragazzo, mai visto prima, si precipita verso di me e mentre mi abbraccia mi sussurra all’orecchio: “Dio ti ama e non sei qui per caso”.
Finita la Santa Messa, io e il mio amico, veniamo avvicinati da un ragazzo con accento francese che mi chiede: “Tu eri all’apparizione? Posso farti vedere una foto che ho scattato?”. Detto fatto, mi mostra una macchina digitale dove vedo la mia faccia in primo piano con dietro una sagoma confusa che, mano a mano che la ingrandivamo diveniva più chiara. Con un tuffo al cuore ho riconosciuto la sagoma della Gospa e la sua infinita bellezza. Indossava un abito che sembrava di tre colori: giallo, bianco e rosa. Il velo azzurro come il cielo, sulla testa un diadema circondato da stelle. Tutto intorno a Lei era luce pura e le tante persone che erano dietro di me durante l’apparizione erano scomparse, c’era solo la sua luce.
La sera, con i miei amici, sono tornato alla Croce blu per recitare il Rosario. C’erano anche i ragazzi della Comunità Cenacolo e ci siamo accodati alla loro preghiera. Arrivati alla Salve Regina, un profumo intenso di rose ci ha avvolti. Era talmente intenso da impregnare i nostri vestiti. Durò oltre 5 minuti. Tutti i presenti, circa 40, sentirono questo profumo.
E così, con questi grandi doni, sono tornato a casa. Medjugorje mi ha fatto il più grande dono: la conversione. Da quando sono tornato tutto è cambiato, in me e nella mia famiglia. Adesso so con certezza che ho una Madre che mi ama, che mi sostiene nel mio cammino. Preghiera e digiuno sono divenuti parte della mia vita. Rimango meravigliato quando sento dire che la Madonna, da 33 anni, ripete sempre le stesse cose. Certo, ripete sempre le stesse cose perchè desidera spostare la nostra attenzione sulle cose essenziali che servono per la salvezza eterna. Ed è la salvezza eterna l’unica cosa che veramente conta.
Voglio, in ultimo, ringraziare tutti voi che avete letto la mia storia e vi dico, con tutto il cuore, che la Madonna ci ama e che noi, come figli e apostoli, dobbiamo amarla con i fatti, mettendo in pratica i suoi insegnamenti ed abbandonandoci unicamente a lei.
Consacriamo la nostra vita a Maria ed incontreremo suo Figlio, Nostro Signore Gesù Cristo.
Fonte: www.annalisacolzi.it
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