Molti sono i ricordi legati a Medjugorje: la gioia, la pace, la fatica, i sorrisi e i pianti. C’è una cosa dei pellegrinaggi che porto e custodisco sempre nel mio cuore…
Quando sta per finire ogni pellegrinaggio si ha un po’ di tristezza. Si perchè in fondo si torna alle fatiche di tutti i giorni; si passa da una pace e serenità totale alla confusione e alla frenesia della quotidianità.
In fondo a Medjugorje come in tutti i luoghi di Dio si sta veramente bene, travolti letteralmente da una pace che non appartiene a questa terra. Nei luoghi della fede riscopriamo la semplicità della vita; scopriamo a volte anche la bellezza di un pianto. Viviamo la profondità di un sorriso sincero o la potenza di perdonare chi ci ha procurato del male. Riusciamo nella grazia a pregare per i nostri nemici.
Queste grazie, tutte queste emozioni se sono a Medjugorje le amo consegnare alla Madonna sulla Collina del Podbrodo. Così nei miei due pellegrinaggi in terra bosniaca, l’ultima sera, prima di ripartire, mi sono sempre recato su quella collina. CHE PACE!
Si sale in quel sentiero pieno di rocce e pietre guidati dalla luna, provando a spegnere torce e telefonini, facendosi guidare dal buon Dio. Si sale in un totale silenzio che dona pace all’anima. Poi arrivati in cima, c’è Lei. La bellissima Vergine Maria, madre nostra. Nel buio della notte lei un porto sicuro. È l’abbraccio di una madre che ci protegge e ci consola dalle ferite della vita. È la carezza che ci fa sorridere di una gioia vera.
Francesco Frigida