La Parrocchia di Santa Maria Incoronatella nella Pietà dei Turchini, nel centro storico di Napoli, considerata punto di riferimento nazionale per la devozione alla Beata Vergine Maria che scioglie i nodi, celebra per la prima volta, in modo solenne, la festa in suo onore.
Lo farà con la Solenne Novena, che avrà inizio lunedì 19 settembre, nella solennità del Patrono di Napoli San Gennaro, e terminerà, dopo nove giorni, martedì 27 settembre. Ogni sera alle 18,30 è prevista la recita del Santo Rosario, seguito dalla celebrazione eucaristica. Ma la vera novità e rappresentata dalla processione per le strade del centro storico di Napoli della venerata immagine di Maria che scioglie i nodi l’ultimo giorno della novena, il 27 settembre, nelle ore serali.
Accompagnata dalle congreghe ed associazioni religiose e dai numerosissimi devoti sparsi ovunque, il venerato simulacro percorrerà anche una parte di via Toledo, l’arteria principale della città, la strada dello shopping che conduce in piazza del Plebiscito.
Mercoledì 28 settembre è il giorno della festa, nel quale si ricorda il primo “nodo” sciolto per intercessione della Vergine Maria e la preghiera di padre Jacob Rem ai coniugi Wolfgang Langenmantel e Sophia Rentz, sposi che attraversavano una profonda crisi matrimoniale: era il 28 settembre 1615. Durante il giorno della festa sarà celebrata la messa alle 8,00 alle 12,00 e alle 19,00. Quest’ultima messa sarà trasmessa in diretta nazionale sull’emittente della CEI TV2000. Un evento che segna l’attenzione dell’emittente cattolica verso la devozione a Maria che scioglie i nodi, così come praticata nella chiesa napoletana.
La Madonna che scioglie i nodi a Napoli
Nel mese di ottobre del 2018 il parroco della Pietà dei Turchini, don Simone Osanna, espone alla venerazione dei fedeli una riproduzione fedele del dipinto di Augusta realizzato da Caterina Bakas, pittrice con un piccolo laboratorio accanto alla chiesa parrocchiale di via Medina. Comincia un flusso costante di devoti che raggiungono la chiesa da ogni parte della città e lasciano, in modo del tutto spontaneo, i loro nodi accanto all’immagine di Maria: preghiere scritte su fazzoletti di carta annodati.
In pochi giorni diventano centinaia e bisogna trovare il modo per “smaltirli”. Sono le preghiere dei devoti, spesso afflitti da problemi seri, e non possono essere buttati via. Si pensa ad una celebrazione, in giorno di sabato, già dedicato dalla pietà popolare al culto mariano. Al termine della messa, al canto del Magnificat, i nodi vengono inseriti in un braciere e incendiati insieme all’incenso, in segno della preghiera che sale a Dio. Il culto si diffonde velocemente e su ampia scala anche grazie ai social media, che la parrocchia utilizza come strumento di evangelizzazione. Nel mese di ottobre 2019 la Penitenzieria Apostolica accorda la richiesta del Cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, di un anno santo giubilare, il primo nel mondo dedicato a Maria che scioglie i nodi, prorogato a causa della pandemia e chiuso l’8 dicembre del 2021. La chiesa della Pietà dei Turchini, che per i devoti è il Santuario di Maria che scioglie i nodi, diventa punto di riferimento nazionale per questa devozione grazie anche alla stampa e alla televisione che si interessano ad essa: Il Mattino, Il Roma, Maria con Te, Il Corriere della Sera, AGI e numerose testate telematiche, dedicano ampio spazio alla chiesa napoletana. Anche la televisione della Conferenza Episcopale Italiana TV200 ha dedicato ampio spazio attraverso collegamenti e servizi: per l’apertura del Giubileo, per la prima esecuzione dell’Inno a Maria che scioglie i nodi ed in altre numerose occasioni.