In un momento in cui i valori tradizionali, dalla semplice amicizia alla fratellanza, dalla solidarietà al sostegno stanno scemando, fondamentale diventa la riscoperta dell’umile messaggio dato da una rappresentazione di un evento, quello della nascita del Bambino Gesù, che ha cambiato la storia attraverso la carità e lo spirito solidale del Cristianesimo.
Dunque, partendo dallo SCOPO RELIGIOSO di riproporre nel mondo il messaggio di pace irradiato dalla Grotta di Betlemme ed invitare tutti i visitatori a riflettere sulla Natività, l’evento della Rievocazione della Nascita di Gesù Bambino, che si terrà il 1 gennaio 2014 ore 17,00 abbraccia anche uno SCOPO CULTURALE mostrando gli antichi attrezzi e mestieri della tradizione agricola e artigianale, per far scoprire i prodotti tipici del territorio così come le antiche testimonianze di epoca romana presenti a san Marco, senza tralasciare lo SCOPO SOCIALE essendo un’opportunità di aggregazione per la gente.
Per ben rappresentare tali scopi, la rappresentazione si articola in numerose scene, distribuite nella Piazza San Marco intorno alla Chiesa Parrocchiale, per cui accanto alle scene di ispirazione biblica (l’Annunciazione, Il Censimento, la Natività,l’accampamento dei Re Magi) ci sono quelle che ripropongono i “mestieri” della tradizione contadina di Teggiano (il fabbro, il casaro,il panettiere, le lavandaie, il calzolaio, il mercato delle spezie ecc.), il tutto sarà arricchito dalle melodie degli Zampognari che accompagna la passeggiata verso la capanna della Natività dove tra gli angeli si trovano Maria, Giuseppe e il Bambin Gesù riscaldati da un tenero asinello. Nelle varie osterie e locande, che rifiutarono ospitalità alla Sacra Famiglia, il visitatore potrà gratuitamente degustare i piatti della tradizione contadina (fagioli, formaggi, bruschette e olio, mele cotte e caldarroste..e tanto altro) o riscaldarsi con “vin brulè” o una semplice camomilla calda. Il bisogno di parlare a tutti di valori comuni e profondi “senza fare chiacchiere” come ammonito da Papa Francesco, ha spinto oltre cento persone tra bambini, giovani e adulti a voler scommettere in questa importante iniziativa. La caratteristica del nostro presepe commenta Don Cono Di Gruccio, è quella della genuità e spontaneità, che si rinnova in un vero e proprio rito collettivo, che da molti anni coinvolge le nostre comunità, che testimoniano lo spirito autentico con il quale bisogna vivere il Natale. La serata terminerà con il concerto del coro Joyful Joy.
Massimo Manzolillo
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