Categorie: Corpus et Salus

Abbuffate natalizie: ecco come smaltirle in dieci giorni

L’Epifania tutte le feste porta via. Ma purtroppo i chili restano. E dopo le dolci abbuffate che hanno fatto sognare milioni di italiani, ora è il momento di tornare alla dura realtà e cercare di perdere quei 2-3 chili presi in queste feste. “Non sperate di risolvere tutto bruscamente e in una sola settimana”, precisa Giacinto Abele Donato Miggiano, direttore dell’Unità di Dietetica del Policlinico Gemelli di Roma. “Per riprendersi da queste feste – aggiunge – occorrono almeno 10-15 giorni, qualche piccolo sacrificio e un po’ di attività fisica in più”. Per questo Miggiano ha stilato una lista di consigli preziosi, in cui si possono trovare suggerimenti utili per ritornare in forma. O quantomeno per perdere 1 o 2 chili presi nelle vacanze.

Vietato digiunare. “Non serve a risolvere il problema”, sottolinea l’esperto. “Oltre a essere inutile e a far male al nostro metabolismo – continua – difficilmente si riesce a rimanere digiuni per più di un paio di giorni. Meglio, quindi, seguire una dieta ipocalorica”.

Procrastinare il consumo di alcolici e bevande zuccherate. “Anche se sono avanzati, non sono prodotti che vanno a male – sottolinea Miggiano – e per i prossimi 10-15 giorni l’ideale sarebbe non consumarne neanche un goccio”.

Limitareo evitare i dolci. “L’ideale sarebbe quello di non toccarli – spiega Miggiano – ma se proprio non si riesce a farne a meno, quantomeno bisognerebbe ridurre significativamente le porzioni”.

Bere almeno 1,5 o 2 litri di acqua al giorno. “Se il freddo ne abbassa la voglia – dice Miggiano – potrebbe essere utile ricorrere anche ad altre bevande, magari più calde come le tisane, la camomilla, il finocchio, ecc. Purché non si aggiunga dello zucchero, visto che ne abbiamo già consumati abbastanza durante il periodo natalizio”.

Smaltire gli avanzi con l’ingegno. “Abbuffarsi di avanzi – dice l’esperto – non è assolutamente la scelta giusta. Meglio se introdotti a piccole dosi durante i pasti. Per esempio se è rimasta della caciotta o della ricotta, sarebbe consigliabile introdurne solo 100 o al massimo 120 grammi nei pasti e non mangiare solo formaggio tutto in una volta”.

Occhio ai condimenti. “Niente burro, ma al massimo 2 cucchiai di olio extravergine al giorno”, precisa Miggiano. “Se proprio non si riesce a rimanere in questi limiti – aggiunge – in alternativa si possono usare anche aceto e limone per insaporire il cibo”. Qualche piccola accortezza anche con il sale: “meglio – spiega l’esperto – ridurne la quantità. In questo modo si evita la ritenzione idrica e ci si sgonfia più facilmente”.

Pasta e pane mai insieme. “Per questi 10 giorni – dice Miggiano – non mangiare pane e pasta nello stesso pasto. Se a pranzo si mangia la pasta, meglio se con i legumi, non si deve toccare il pane. E a cena viceversa”.

Addio fritti, benvenuti pesce fresco e carne bianca. “Come secondo il pesce e la carne bianca possono rappresentare una buona scelta”, spiega l’esperto. “Specialmente se cucinati in modo semplice e leggero”, aggiunge. Questi piatti dovrebbero distoglierci dalla tentazione di consumare carne rossa e insaccati.

Frutta e molta verdura. Anche se le 5 porzioni sono la regola da seguire sempre, in questo caso frutta e verdura possono aiutarci a riempirci la pancia. “La frutta e soprattutto la verdura – dice l’esperto – potrebbero contribuire a farci raggiungere la sazietà prima. La frutta, che qualche zucchero lo contiene, è meglio se consumata a colazione, nello spuntino a metà mattina e nel pomeriggio; la verdura cotta, come nel minestrone, va benissimo sia a pranzo che a cena”.

Muoversi di più. Oltre alle abbuffate, in queste feste molti hanno anche appeso le scarpe da ginnastica al chiodo. “Ora è arrivato il momento di usarle”, raccomanda Miggiano. “Niente di impegnativo. Chi non ama lo sport – precisa – può anche fare lunghe e belle passeggiate”.

Fonte. La Stampa

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