«Spero di firmare con questa penna l’accordo di pace con Israele». Lo ha detto il presidente dell’autorità nazionale palestinese Abu Mazen a Papa Francesco, durante l’udienza di stamane in Vaticano, nel momento dello scambio dei regali.
«IL PAPA: LEI DEVE FIRMARE MOLTE COSE» – Dopo il colloquio privato di 25 minuti, che ha avuto al centro proprio il tema dell’accordo di pace israelo-palestinese , il Pontefice ha donato ad Abu Mazen una penna che riproduce la colonna del baldacchino berniniano dell’altare della Confessione in San Pietro, pronunciando le parole: «Sicuramente lei deve firmare molte cose». E lui ha risposto: «Spero di firmare con questa penna l’accordo di pace con Israele». A questo punto il Papa ha voluto aggiungere: «Presto, presto». Il colloquio si è svolto nella Sala della Biblioteca, in Vaticano, alla presenza di un interprete dall’arabo all’italiano. Nel suo primo incontro con papa Bergoglio, Abu Mazen era accompagnato da una delegazione di 13 persone, tra cui due donne, il sindaco di Betlemme e l’ambasciatrice palestinese presso il Quirinale.
L’INVITO IN TERRA SANTA – Abu Mazen ha poi invitato in Terra Santa il Papa. Lo ha riferito lui stesso a Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati, al termine del colloquio con il Papa. Abu Mazen, congedandosi da Mamberti, ha osservato: «È stato un piacere incontrare il Pontefice per la prima volta e l’ho invitato in Terra Santa».