Domenica 15 gennaio cerimonia di Intronizzazione della Statua della Vergine di Loreto presso la parrocchia di Sant’Agostino ad Amatrice. L’iniziativa organizzata dall’Associazione Alma Laureatana si svolgerà con una processione e una Messa a cui parteciperanno oltre alla comunità, il vescovo di Rieti mons. Domenico Pompili e il rettore del Santuario di Loreto padre Franco Carollo. Giulia Angelucci per Radio Vaticana ha sentito Don Savino D’Amelio, parroco di Amatrice:
R. – Domenica arriveranno con un paio di pullman – almeno con un pullman grande, poi si divideranno – e porteranno questa statua della Madonna di Loreto fino alla frazione di Villa San Cipriano, e lì l’attenderemo noi, come comunità e con un’auto che pensiamo di addobbare, su cui porremo la statua; se riusciamo, stiamo anche pensando alla presenza dei bambini vestiti con delle tuniche, per l’accoglienza di questa statua preziosa – preziosa perché la sua base è stata impreziosita; e chi ce la dona è l’Associazione Alma Lauretana che ha preso passione nel preparare tutto questo evento e nel fare la cosa migliore. Questa statua è stata posta per una giornata intera nella Santa Casa a Loreto perché fosse benedetta da Dio e dalla Madonna proprio in quel luogo che è venerato come la casa della Madonna. L’accoglieremo, e poi la processione si snoderà accompagnata da una banda di Orvieto, per la precisione della parrocchia di Castelfidardo. Procederemo con questa processione in cui si pregherà e si ascolteranno dei brani musicali fino all’ingresso della chiesa, dove la statua sarà ricevuta dal vescovo, mons. Pompili, e dal sottoscritto per la benedizione e poi l’intronizzazione nella chiesa.
D. – Qual è l’attesa ad Amatrice?
R. – Abbiamo incominciato ad annunciare e in questi giorni porteremo questo annuncio in modo capillare a tutti. Ma penso che ogni volta che c’è un evento straordinario, la gente si mobilita e partecipa con gioia a questi eventi. Penso che non possa non essere un evento importante per la nostra comunità …
D. – Una donazione, quindi, quella di questa statua per proteggere Amatrice e avere speranza?
R. – Purtroppo, la statua che avevamo era una statua lignea che veniva da Ortisei; penso che sia stata recuperata: non ne ho avuto notizia specifica, ma se è stata recuperata sta a Città Ducale, in un hangar, dove sono tutti i beni ecclesiastici che sono stati recuperati, per essere catalogati e custoditi. Quindi, questa nuova statua ci serve come segno per poter rivolgerci anche alla Madonna: sappiamo che i segni sono importanti per l’uomo, quindi la presenza di un segno è un richiamo più forte alla relazione, alla religiosità mariana.
D. – Una statua della Madonna sul cumulo delle macerie, ai funerali del 30 agosto; una statua della Vergine di Loreto per ripartire …
R. – Certo. La Madonna di Loreto rappresenta un po’ l’annuncio di una vita nuova, la vita del Cristo che veniva dietro il “sì” della Madonna, dietro il “fiat” della Madonna e si incarnava. Quindi, abbiamo appena finito di celebrare il tempo natalizio che è il tempo della nascita, e quindi per noi è stato messo in risalto da tutti gli interventi …
D. – C’è qualcosa che si sta muovendo, per la ricostruzione di Amatrice?
R. – Pian pianino … le cose vanno un po’ a rilento, adesso, anche perché con la neve, con il freddo non sempre si possono fare tutti i lavori che si desidererebbe fare, in velocità … Però, pian pianino, qualcosa di muove. Ripeto, forse non sempre è eclatante, evidente; ma pian pianino, speriamo di poter accelerare, che tutti gli organismi preposti alla ricostruzione possano accelerare un po’ il tempo di questa rinascita, di questa ricostruzione …
Fonte it.radiovaticana.va