Era diventata simbolo di integrazione con la sua azienda agricola biologica
TRENTINO – Agitu Gudeta, la rifugiata etiope di 42 anni diventata simbolo di integrazione per il ‘successo’ della sua azienda agricola ‘bio’ la ‘Capra Felice’, è stata uccisa a martellate.
A trovare la donna già morta, in camera da letto, sono stati i vicini di casa, allertati da un conoscente della vittima preoccupato perchè la donna non era andata a un appuntamento.
I carabinieri, ieri sera, hanno fermato un collaboratore della donna, un ghanese di 32 anni, che poi ha confessato l’omicidio.
Tra i due forse ci sarebbero stati litigi per questioni economiche.
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