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nel player che trovi qui sotto.Essere consapevoli di chi sta davanti a noi. Questo è l’ essenziale. Molte volte nelle cappelle si trovano alcuni sussidi, cioè aiuti per la meditazione, libri di spiritualità. E’ opportuno ricordare la raccomandazione di San Pier Giuliano Eymard: il Signore apprezza molto di più le nostre povere parole e pensieri che il miglior detto o scritto di altri. Raccomanda il santo di cominciare sempre la nostra adorazione con un atto di amore verso il Signore.
E’ importante abituarsi al silenzio e stabilire un dialogo con il Signore. Raccontargli ciò che ci affligge, intercedere per coloro che hanno chiesto preghiere, o che ci preoccupano, ma, soprattutto, dirgli quanto lo amiamo. Egli conosce le nostre miserie e glielo possiamo dire ma che, nonostante queste miserie, lo amiamo. Preghiamo di aumentare il nostro amore, la nostra fede, la nostra speranza, la nostra adorazione. Poi facciamo silenzio. Certo, il silenzio non è facile perché abbiamo un sacco di rumore interno.
Ma si impara ad adorare adorando e ad un certo punto raggiungeremo il silenzio interiore . E’ necessario lasciarsi amare e lasciarsi abbracciare dal Signore in ogni momento di adorazione. Questo significa entrare nella sua intimità.
Una raccomandazione utile potrà essere anche leggere qualche passo del Vangelo, rimanendo consapevoli che il Signore di cui parla il Vangelo o chi parla in esso, è davanti a noi. Mai disgiungere la Presenza del Signore nel Santissimo con la lettura che facciamo o con il Rosario che preghiamo (che sono altre cose che puoi fare durante l’adorazione).
Non è la persona da un lato con la sua preghiera e il Signore da solo, dall’altro lato. Terminiamo, raccomanda inoltre San Pier Giuliano Eymard, con un altro atto d’amore.
Anche questa sera, cari figli, vi sono particolarmente riconoscente per essere venuti qui. Adorate senza interruzione il Santissimo Sacramento dell’altare. Io sono sempre presente quando i fedeli sono in adorazione. In quel momento si ottengono grazie particolari.(Messaggio del 15 marzo 1984).
Cari figli! Oggi v’invito ad innamorarvi del Santissimo Sacramento dell’altare. Adoratelo, figlioli, nelle vostre parrocchie e così sarete uniti con tutto il mondo. Gesù vi diventerà amico e non parlerete di lui come di qualcuno che appena conoscete.
L’unità con Lui sarà per voi gioia e diventerete testimoni dell’amore di Gesù, che ha per ogni creatura. Figlioli quando adorate Gesù siete vicini anche a me. Grazie per aver risposto alla mia chiamata! (Messaggio a Medjugorje del 25 settembre 1995).
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