TOSCANA – GROSSETO – Il Giubileo della Misericordia, indetto da Papa Francesco, diventa occasione per provare a rilanciare l’aeroporto civile di Grosseto come una delle possibile porte verso Roma. Sollecitati anche dal dibattito innescato sugli organi di stampa, il presidente della Seam (società gestrice dello scalo civile di Grosseto) Renzo Alessandri e il vescovo Rodolfo Cetoloni si sono incontrati per verificare insieme quali strade percorrere per legare all’evento giubilare la possibilità di rilanciare il ruolo dello scalo maremmano. Questa mattina in conferenza stampa è stata annunciata l’iniziativa di inviare a 370 diocesi dell’Europa una lettera della Seam, accompagnata da una lettera del vescovo (tradotte in inglese) in cui l’aeroporto di Grosseto viene proposto come possibile alternativa per il traffico giubilare. “Nel 2000 – ha ricordato Alessandri – in occasione del grande Giubileo fu realizzata, anche attraverso contributi statali, l’aerostazione, che nelle intenzioni era destinata a diventare una delle porte del Giubileo, soprattutto per i voli charter. L’intenzione, purtroppo, rimase tale perché i due aeroporti della Capitale mutarono strategia decidendo di accettare anche i charter. Ci è, così, rimasta in dote l’infrastruttura che adesso, di fronte alla indizione di un nuovo anno giubilare, vorremmo poter rilanciare”. “Abbiamo così concordato con il vescovo di presentare il nostro scalo a 370 diocesi europee, che nei prossimi giorni verranno raggiunte dalle due lettere, da un operativo dei collegamenti ferroviari Grosseto-Roma e da una ipotesi di collegamenti in bus, sia diretti che con una tappa intermedia ad Orvieto”, ha detto il presidente della Seam. “L’altro passaggio concordato – ha proseguito Alessandri – sarà il contatto con l’Opera Romana Pellegrinaggi, che già nel 2000 si mostrò fattivamente interessata allo scalo di Grosseto”. Convinto della collaborazione nata con Seam anche il vescovo Cetoloni. “Ho aderito volentieri – ha spiegato il presule – per due ragioni. La prima è per il valore in sé del Giubileo della misericordia”. Pertanto “favorire nelle persone tutte le condizioni possibili perché si sentano partecipi di questo anno di grazia, lo vivano e lo assaporino anche attraverso pellegrinaggi a Roma è molto importante”. La seconda ragione è che “la Chiesa è inserita profondamente nel tessuto di questa terra e vuol contribuire come può alla sua crescita e alla sua promozione sul piano umano, sociale, economico. Ogni occasione che va in questa direzione va colta e incoraggiata”. “La proposta che viene dal territorio mi pare allettante: speriamo che ci siano risposte, farebbero bene alla nostra economia, ma anche alla nostra umanità”, ha concluso. Fonte: Agensir